I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Roma, al termine di attività investigativa originatasi a seguito di precedente controllo finalizzato alla verifica delle misure di contenimento “COVID 19”, eseguito unitamente agli Ispettori del Lavoro dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Roma, nei confronti due officine meccaniche per la riparazione di veicoli industriali, in Roma – Via della Pisana, hanno eseguito il sequestro preventivo – emesso dal Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura – sottoponendo a sequestro tutta l’area utilizzata ad officina meccanica.
Ecco cosa è successo
I Carabinieri hanno accertato che i titolari delle due officine, nell’esecuzione della loro attività, sversavano continuamente oli sintetici esausti nei pozzetti di raccolta delle acque e nel terreno circostante l’officina, con conseguente inquinamento delle acque, del suolo e del sottosuolo adiacente, nonché procedevano addirittura all’attività di smaltimento illecita, previa rottura e decomposizione, di lastre di eternit, le cui polveri costituivano grave pericolo per la salute dei lavoratori.
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I militari al termine dell’indagine hanno deferito i due per “inquinamento ambientale” continuato, poiché tali condotte illecite sono risultate fonte di inquinamento per le acque, per le falde acquifere nonché dei terreni, con compromissione irreversibile dell’ambiente, costituendo altresì pericolo per la salute dell’uomo e dei lavoratori.