Codici: chiediamo l’intervento della Procura per riaprire e mettere in sicurezza Via Traiana, la strada che collega Colleferro e Segni. La nota dell’associazione:
Chiusura al traffico per motivi di sicurezza. È la disposizione adottata ad inizio ottobre per via Traiana, strada che collega Colleferro e Segni, dopo che la carreggiata è stata danneggiata dall’ennesima frana. Nel dicembre scorso, in seguito ad un nubifragio abbattutosi sull’area della Valle del Sacco e dei Monti Lepini, si era infatti verificato un altro smottamento, a testimonianza della pericolosità di una situazione su cui ora interviene l’associazione Codici.
“Abbiamo presentato un esposto alla Procura – dichiara l’avvocato Marina Peretto, Responsabile di Codici Colleferro – perché la situazione che si è venuta a creare è insostenibile e pericolosa.
Via Traiana è una strada importante, collega Colleferro e Segni, città dove si registra un flusso importante di pendolarismo scolastico e lavorativo, e dove ha sede l’Ufficio del Giudice di Pace di Velletri, che ha una competenza territoriale molto ampia. Dalla frana di dicembre all’ultima di ottobre non è stato fatto praticamente nulla. Nonostante le numerose richieste di intervento da parte dai Sindaci dei due Comuni, la Città Metropolitana di Roma Capitale, a cui spetta la manutenzione, non ha effettuato i lavori per la messa in sicurezza dell’area ed il ripristino della strada.
La popolazione della zona è costretta a percorrere altre vie, molto più lunghe e tortuose, per raggiungere Segni e questo non è più tollerabile. Temiamo che la situazione possa anche peggiorare, con nuovi smottamenti nel caso di abbondanti rovesci, che non sono certo da escludere in questo periodo dell’anno. Bisogna poi considerare che a ridosso della strada, nei pressi di Colleferro, c’è una cava e quando piove, l’acqua trascina via terriccio e brecciolino, riversandoli sulla carreggiata.
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È tempo di intervenire e mettere in sicurezza la strada – conclude l’avvocato Peretto – per questo abbiamo deciso di presentare un esposto alla Procura, per fare chiarezza sulla situazione, su chi doveva intervenire e non l’ha fatto, ed anche su chi eventualmente ha contributo a peggiorare il quadro idrogeologico dell’area, provocando i continui smottamenti”.