Cronaca

Ardea, ennesima lite in famiglia: 16enne accoltella il padre per difendere la madre

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La scorsa notte, i Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno arrestato un giovane di 16 anni che, dopo aver assistito all’ennesima lite dei suoi genitori tra le mura domestiche, ha accoltellato il padre in difesa della madre.

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Il giovane, il primo dei tre figli della coppia, studente incensurato, è intervenuto durante l’ultima lite dei suoi genitori e, dopo aver impugnato un coltello da cucina, ha sferrato due fendenti all’addome del padre, un muratore romeno di 37 anni, con precedenti, facendolo accasciare al suolo.

Allertati immediatamente i soccorsi, sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno soccorso il 37enne, trasportandolo in codice rosso presso l’Ospedale “Riuniti di Anzio-Nettuno”, dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico d’urgenza per l’asportazione della milza e dove si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata.

Insieme ai soccorsi sono intervenuti i Carabinieri della Tenenza di Ardea ed una pattuglia della Stazione di Marina Tor San Lorenzo che, effettuando il sopralluogo all’interno dell’abitazione, hanno ricostruito la dinamica dei fatti: nel corso della lite, infatti, il 16enne, nel tentativo di difendere la madre, mentre il marito l’aggrediva, veniva spinto da quest’ultimo con violenza contro una porta in vetro, mandandola in frantumi con la schiena. A quel punto il minorenne ha reagito impugnando il coltello e si è avventato sul padre, attingendolo con due profonde coltellate al fianco.

Al termine degli accertamenti i Carabinieri hanno ascoltato la madre del minore, che ha dichiarato che la sua famiglia sta vivendo una situazione familiare difficile, a causa dei frequenti litigi e che non ha mai denunciato aggressioni o maltrattamenti subiti dal coniuge.

I militari dopo aver informato il magistrato di turno della Procura di Velletri, hanno arrestato il 16enne e lo hanno accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza di Roma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dovrà rispondere del reato di tentato omicidio.