Il Tribunale per il Riesame di Roma ha rigettato la richiesta di scarcerazione avanzata dal sindaco di Artena, Felicetto Angelini e dall’assessore ai Lavori Pubblici, Domenico Pecorari. Entrambi rimarranno ai domiciliari.
Il giorno dopo aver ricevuto questa notizia, lunedì 23 novembre, le opposizioni Consiliari “Artena Cambia” e “Artena Insieme” hanno richiesto, tramite protocollo, la convocazione del Consiglio comunale.
Le dichiarazioni di Silvia Carrocci, capogruppo di “Artena cambia”
«Abbiamo chiesto un Consiglio comunale straordinario per discutere di quello che sta accadendo nella nostra città, dopo gli arresti del 30 ottobre. – dichiara Silvia Carocci – Sappiamo tutti che l’organizzazione stessa del Comune è in affanno per questi fatti e per una serie di altri eventi che si sono verificati in questi giorni.
Non è più un problema di schieramenti politici ma di tenuta dell’intera amministrazione comunale. Ci aspettavamo un’apertura al dialogo da parte della maggioranza, vista la delicatezza dei fatti. Era importante che l’intero Consiglio comunale fosse investito da questa discussione ma così non è stato».
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«Il vicesindaco Talone ha il dovere di relazionare alla città in merito a ciò che ha deciso di mettere in campo per far fronte a questa situazione, considerato che hanno scelto di continuare a governare come se nulla fosse accaduto. – conclude la capogruppo di “Artena Cambia”. – Ma qualcosa invece è successo e dato che questa città ha bisogno di recuperare fiducia e credibilità, nel Consiglio comunale chiederemo anche che il Comune si costituisca parte civile nel processo che ci sarà».
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