Roma. Continui maltrattamenti, minacce e aggressioni. La Polizia di Stato ha dato esecuzione all’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un 20enne italiano.
Gli agenti del X Distretto Lido di Roma, diretto da Eugenio Ferraro hanno dato esecuzione all’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emesso dal Tribunale di Roma – Ufficio Gip, nei confronti di T. A. cittadino italiano di 20 anni, per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e atti persecutori nei confronti della compagna convivente di 17 anni.
I fatti
Tutto ha avuto origine agli inizi della breve convivenza. La vittima ha raccontato agli inquirenti di aver subìto, all’interno di un’abitazione nella zona dell’idroscalo, continui soprusi, aggressioni e minacce con cadenza quasi quotidiana, sempre scatenate da motivi di gelosia, futili o inesistenti, e in parte causati dall’uso da parte dell’uomo di sostanze stupefacenti.
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A conclusione della convivenza l’arrestato ha proseguito la sua condotta aggressiva e violenta con atti vessatori attraverso comunicazioni telefoniche, messaggi whatsapp, nei quali la minacciava per costringerla a ripristinare la convivenza. Successivamente l’uomo ha continuato l’azione persecutoria e, lo scorso novembre, dopo aver intercettato la ragazza nei pressi dell’abitazione della mamma, l’ha prima insultata e poi, dopo averla afferrata per il collo le ha fatto battere la testa contro il muro colpendola ripetutamente con schiaffi.
Nella giovane ha così continuato a vivere in un perdurante stato d’ansia e paura, tanto da costringerla a modificare le proprie abitudini di vita facendosi accompagnare sempre da un familiare in tutti i suoi spostamenti.
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Grazie alle risultanze investigative a cui sono giunti gli agenti della Polizia di Stato, l’Autorità Giudiziaria, ha emesso nei confronti del 20enne, la misura cautelare degli arresti domiciliari; è stata inoltre disposta per lui, l’applicazione del dispositivo elettronico di controllo, cd. braccialetto elettronico, al fine di assicurarne un costante monitoraggio in caso di spostamenti non autorizzati.