Cultura

Storia della Valsacco: gli uomini che fecero l’Impresa. (seconda parte)

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin

Riprendiamo la narrazione sulla storia dello zuccherificio Valsacco di Colleferro, parlando dei protagonisti e di coloro che svolsero un ruolo nella creazione di questo primo impianto industriale.

Secondo quanto riporta Aldo Colajacomo nel suo ‘Lineamenti per una Storia di Colleferro’ sono Giacinto Frascara, l’ing. Antonio Clementi e Silvestro Tomassi a dare origine al nuovo stabilimento.

Ma mentre gli ultimi due svolgono un ruolo da comprimari, l’uomo che più di tutti svolge la parte del protagonista nella storia della Valsacco è Giacinto Frascara. Tutte le fonti, documentarie e giornalistiche dell’epoca, ne testimoniano l’attività cruciale e determinante nel far sorgere la Società e lo zuccherificio.

 

Chi è Giacinto Frascara?

Nato ad Alessandria nel 1860 da Angelo e Giuditta Pernigotti, i Frascara appartenevano ad una delle famiglie più abbienti della cittadina piemontese. Il padre, ingegnere, fu deputato della Destra negli anni dal 1865 al 1875, con importanti ruoli dirigenziali nella Banca nazionale del Regno d’Italia e in varie società mobiliari e finanziarie. Dopo la laurea in ingegneria e compiute alcune brevi esperienze nell’ambito della sua professione, Giacinto Frascara entra a far parte del mondo bancario, grazie verosimilmente alla rete di conoscenze del padre. Nei primi anni dell’ultimo decennio dell’Ottocento si trasferisce a Roma dove intrattiene stretti rapporti con i più importanti politici dell’epoca, primo fra gli altri Giolitti. Frattanto, nell’ambito della sua attività di banchiere porta avanti delle iniziative per far risollevare il Credito immobiliare nel quale era entrato fra il 1889 e il 1890, divenendone amministratore delegato nel 1891, ereditando una situazione finanziaria ormai compromessa dall’andamento della crisi economica. Nel corso dei primi anni del decennio Novanta intraprese diverse strade per risollevare le sorti del Credito ma nel 1893 Frascara fu costretto ad avanzare la proposta di liquidare la banca. La chiusura dell’Istituto lo trascinò nella aule giudiziarie. I guai finanziari non minarono le sue aderenze politiche del tempo. Amico di Giovanni Giolitti ne sostenne le azioni politiche attraverso la sua influenza esercitata sulla stampa nazionale. Proprio grazie a questa amicizia si risollevò negli ultimi anni dell’Ottocento e viene eletto deputato nel Circondario di Velletri nel 1897, proprio negli anni della nascita dello zuccherificio Valsacco. Fino al 1903, anno della sua morte per malaria che lo colse improvvisamente all’età di 43 anni, Frascara svolge sempre una intensa attività politica unendo agli interessi del suo Collegio quelli per la finanza e l’economia nazionale e mondiale.

Come detto a Frascara si deve il merito della nascita della Valsacco. Insieme a lui, però, altri svolsero un ruolo nella creazione dello zuccherificio. Nel prossimo appuntamento scopriremo i loro nomi.