L’essiccatore per alimenti è una delle armi più utilizzate dai cuochi professionali. Nel corso degli anni, questo elettrodomestico ha visto ampliare la sua richiesta sul mercato e la sua diffusione non solo nei migliori ristoranti stellati, ma anche nelle case. Ma come mai l’essiccatore gode di tanta fama?
Si dice che esso sia addirittura il simbolo della cucina crudista, ma che possa diventare anche un perfetto alleato per la preparazione di molti altri piatti. In questo articolo, cercheremo di conoscere meglio questo elettrodomestico e vedremo quali sono gli utilizzi di un essiccatore spice in cucina.
Essiccatore: utilizzo nella cucina crudista
Come abbiamo detto in precedenza, l’essiccatore è simbolo della cucina crudista ora, vediamo il motivo di questa affermazione. La cucina crudista prevede che le materie prime impiegate vengano trattate il meno possibile. Il che significa che la cottura dei piatti è proibita dai dettami del crudismo; infatti, secondo gli esperti del settore, nessuna sostanza dovrebbe essere sottoposta ad una temperatura superiore ai 42° centigradi. Ciò non per un capriccio insolito, ma perché al di sopra di quella temperatura, le proteine degli alimenti iniziano il processo di denaturazione e quindi perdono il loro potere benefico.
Tutto ciò si traduce con l’esigenza, da parte dei cuochi e degli chef crudisti, di trovare dei metodi alternativi per cucinare pietanze che siano sane e sicure per la salute dell’organismo. Infatti, grazie alla cottura, vengono eliminati molti organismi patogeni che possono causare malattie al nostro corpo, ma che potrebbero sopravvivere senza difficoltà in ambienti non troppo caldi. Per evitare la sopravvivenza di questi patogeni è bene ricorrere ad un essiccatore professionale. Questo strumento permette di eliminare l’acqua presente negli alimenti e, con questa, anche i microrganismi patogeni.
Essiccatore: i suoi utilizzi nella cucina tradizionale
Gli utilizzi dell’essiccatore non si fermano alla preparazione delle prelibatezze crudista, ma spaziano anche nella preparazione dei piatti tipici della cucina tradizionale. L’essiccatore, infatti, è in grado di eliminare l’umidità dagli alimenti e separarli dalle sostanze liquide in modo naturale. Questo può tornare utile per la conservazione di frutta e verdura da impiegare come guarnizioni ai propri piatti, ma anche per la conservazione della carne essiccata che non deve entrare in contatto con troppi liquidi. Inoltre, coloro che sono soliti preparare impasti e lievitati, possono utilizzare l’essiccatore per far asciugare prima lo stesso impasto. Dunque, gli usi dell’essiccatore spaziano tra le varie ricette e non si limitano alla cucina crudista, che sebbene sempre più diffusa, non interessa la maggior parte della popolazione.
Ma quanto può costare un essiccatore? Naturalmente, il prezzo varia in base alla capienza dello stesso. Un essiccatore per ristorante viene a costare molto più di un essiccatore per uso domestico, poiché deve avere una capacità necessariamente più ampia. Comunque, gli essiccatori più piccoli, adatti alla casa o alla conservazione di pochi alimenti, come guarnizioni fruttate, hanno un prezzo che si aggira attorno ai 30 euro, mentre quelli più grandi possono arrivare a costare cifre fino ai 500 euro.