Un organizzazione che dovrà funzionare perfettamente, progettata dall’Azienda in modo che tutte le tempistiche vengano rispettate ed il più ampio numero di operatori sanitari sia sottoposto alla vaccinazione contro il Covid.
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La macchina è pronta a partire. Tutti gli aspetti relativi alla logistica e programmazione sono stati realizzati dal Coordinamento affidato dalla Direzione Generale al Dott. Fulvio Ferrante (Direttore Dipartimento Diagnostica ed Assistenza Farmaceutica) che ha operato in strettissima sinergia con il Direttore Sanitario Aziendale Dott.ssa Simona Carli. Parallelamente l’organizzazione delle attività vaccinali è stata affidata alla Dott.ssa Maria Gabriella Calenda Responsabile dell’Unità Operativa Coordinamento Attività Vaccinali Aziendali.
Una corsa contro il tempo, che ha visto però l’Azienda pronta e reattiva.
In pochi giorni sono stati acquistati due ultracongelatori a temperatura -80°, necessari per la conservazione del vaccino della Ditta Pfizer, per una capienza di oltre 40.000 dosi, posizionati in un’area completamente allarmata e sottoposta a videosorveglianza.
È stata pianificata l’organizzazione aziendale in modo da avere a disposizione un Centro di riferimento (HUB) presso l’Ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone, dove verranno stoccati i circa 11.000 vaccini che verranno consegnati nelle prossime ore dalla Ditta produttrice. Da qui si snoda una articolazione interna e territoriale per la consegna a tutte le sedi periferiche dei vaccini.
L’organizzazione delle equipe vaccinali prevede, per l’HUB, tre postazioni che opereranno in parallelo per 7 ore al giorno per 6 giorni, in grado di poter sottoporre a vaccinazione circa 130 operatori al giorno, composta da un Medico, quattro Infermieri un Operatore Sanitario ed un Amministrativo (per tutte le registrazioni e monitoraggio). Ma anche presso gli altri Presidi Ospedalieri, ovvero Cassino, Sora ed Alatri, sono state realizzate delle postazioni di vaccinazione (SPOKE), per circa 40/50 somministrazioni giornaliere.
La “potenza vaccinale” della ASL è quindi pari a circa 280 somministrazioni giornaliere, dato che fa ritenere conseguibile il risultato di sottoporre alla prima dose del vaccino tutti gli operatori aderenti antro il termine temporale di 15 giorni, come da cronoprogramma regionale.
A questi numeri vanno aggiunti quelli delle RSA che si sono rese autonome (postazioni SPOKE) nella somministrazione del vaccino e che contribuiranno a velocizzare tutte le attività. Ma anche per le altre strutture del territorio verranno assicurate tutte le attività mediante delle equipe itineranti.
Tutte le postazioni rispondono ai particolari requisiti di sicurezza definiti dal Ministero della Salute e dalla Regione Lazio, con aree per allestimento separate, sistemi di garanzia della “catena del freddo” per la conservazione del vaccino, nonché tutti i sistemi, dispositivi e farmaci necessari a qualsiasi intervento in urgenza fosse necessario. Alle Direzioni Sanitarie dei Presidi, è stato chiesto quindi uno sforzo operativo aggiuntivo a quello che già gli Ospedali stanno sopportando, ma con il risultato che si è riusciti a portare il vaccino all’operatore e non il contrario. Anche questo aspetto dovrebbe garantire una maggiore adesione ed una più fluida attività di vaccinazione.
Nei prossimi giorni arriveranno circa 11.000 vaccini, destinati agli operatori sanitari, a quelli che lavorano nelle Case di Cura ed RSA nonché agli ospiti delle medesime, che per età e particolari condizioni patologiche, rientrano nel target di priorità definito nel Piano Vaccinale Nazionale per il CoviD.
“È una corsa contro il tempo – commentano i vertici della Asl -, che siamo Tutti determinati a vincere. E questa vittoria non potrebbe essere conseguita se non con una azione pienamente sinergica di tutte le forze coinvolte a vario titolo; non ultima la Prefettura, che ha voluto mettere in campo interventi straordinari per garantire la massima sicurezza in tutte le fasi operative; sia l’assicurazione di servizi di scorta, nei trasferimenti delle dosi di vaccino dall’HUB alle sedi periferiche, ma anche assicurando servizi di vigilanza h24 nella sede del Presidio di Frosinone, atte a scongiurare qualsiasi intenzione criminosa.
La macchina da guerra contro il virus, quindi si rafforza ulteriormente e cambia la strategia. Dall’assistenza garantita a tutta la popolazione attraverso lo sforzo “epocale” a cui la macchina sanitaria della Provincia è stata ed è chiamata a rispondere, oggi si parte all’offensiva per abbattere definitivamente il virus, agendo prima che possa attuare il suo attacco, con la vaccinazione, strumento di prevenzione primaria, riconosciuto dall’OMS, come una delle più importanti scoperte per la lotta alle malattie trasmissibili.
La campagna straordinaria di vaccinazione, che segnerà la nostra epoca, contribuirà ad assicurarci, un nuovo anno certamente migliore di quello che ci stiamo per lasciare alle spalle”.