Polemica nella Capitale dopo che è stata proiettata una scritta su Palazzo Chigi. Di seguito, cerchiamo di riassumere quanto avvenuto:
Roma. Proiettano una scritta su Palazzo Chigi. Deferiti all’Autorità Giudiziaria dalla Polizia di Stato.
Nel pomeriggio odierno, 4 giovani aderenti all’Associazione “Visionary” dall’interno di Palazzo Ferraioli, dove avevano preso in affitto un salone per eventi , hanno proiettato su Palazzo Chigi la seguente scritta “CHI NON INVESTE NEI SUOI GIOVANI NON HA FUTURO” .
Contestualmente, in piazza Colonna altre 5 persone aderenti alla stessa Associazione, con alcuni cartelli tra le mani davano vita ad una protesta, distribuendo al tempo stesso alcuni volantini .
Sul posto sono intervenuti gli Agenti della Polizia di Stato che hanno provveduto ad interrompere la proiezione e proceduto al controllo di tutti i partecipanti alla protesta.
I primi 4, tra cui un tecnico del proiettore, sono stati identificati rispettivamente di anni 30, 27, 39 e 27.
Tutti i partecipanti alla protesta verranno deferiti all’Autorità Giudiziaria. Sequestrato il proiettore.
Di seguito, la nota dell’associazione in merito all’iniziativa, che ancora non ha commentato quanto avvenuto, ma ha spiegato i motivi del gesto:
Uno Non Basta – il movimento apartitico nato dalle associazioni no profit Visionary Days e Officine Italia – entra in azione e proietta la scritta “Chi non investe nei suoi giovani non ha Futuro” su Palazzo Chigi. Si tratta di un’iniziativa senza precedenti per chiedere al Presidente del Consiglio Conte lo stanziamento di 20 miliardi dal Recovery Fund per i giovani e le politiche del lavoro.
L’organizzazione giovanile apartitica Visionary Days, promotrice dell’azione, ha le idee chiare sulle aspettative dei giovani rispetto al Recovery Fund:
“Abbiamo fiducia nel nostro Paese, ma finanziare in maniera trasversale non risolve i problemi – dichiara Carmelo Traina, presidente di Visionary Days – per questo diciamo che solo l’1% dei fondi disponibili non basta, il governo deve investire sui giovani e chiarire le proprie intenzioni”.
Ora la campagna prosegue online con il supporto di altre organizzazioni giovanili: sono stati diffusi un position paper e una petizione online, che nel corso di tre settimane ha già raggiunto più di 85.000 firme.
Le proposte concrete:
– Facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro di 800.000 giovani mediante rinnovamento di Garanzia Giovani e l’istituzione di un sistema centralizzato ma localmente gestito di placement office;
– Inserire 300.000 giovani in percorsi di formazione qualificanti su trasformazione digitale e transizione energetico-ambientale, con un portale digitale su formazione sui lavori del futuro;
– Sostenere 350.000 giovani (e meno giovani) in percorsi di reinserimento lavorativo tramite apprendistati duali sistematizzati e programmatici e percorsi di istruzione e formazione.