Un traffico di prodotti energetici di contrabbando è stato scoperto dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma che hanno sequestrato un deposito, 8 autocisterne e oltre 150.000 litri di gasolio di scarsa qualità destinato all’autotrazione.
Cosa è successo
Durante il pattugliamento del territorio, l’attenzione delle Fiamme Gialle del 3° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma è stata attratta da un’autocisterna che circolava in un orario inconsueto sprovvista dei pannelli indicanti il trasporto di liquidi infiammabili.
I militari hanno deciso di pedinare l’automezzo fino a un’area ubicata nell’agro di Bracciano, scoprendo che all’interno della stessa era in corso lo sversamento da altre autobotti in alcuni serbatoi presenti sul posto.
Dagli accertamenti scattati immediatamente è emersa la falsità del documento di accompagnamento del carburante trasportato, che riportava un luogo di destinazione diverso da quello effettivo, oltre al fatto che si trattava di una miscela composta da olio lubrificante e gasolio per autotrazione, destinata presumibilmente ad essere ceduta “in nero” ad impianti di distribuzione stradale della Capitale, con il rischio di danneggiare i motori degli autoveicoli utilizzatori, considerate le pessime caratteristiche chimico-fisiche.
Due i soggetti arrestati – entrambi italiani, tra cui il titolare del deposito – che sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Civitavecchia per i reati di circolazione irregolare e di sottrazione fraudolenta al pagamento delle accise. Una terza persona, presente in loco, è stata denunciata a piede libero per contrabbando di prodotti petroliferi.
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L’operazione – che si inserisce nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti messo in atto dalla Guardia di Finanza a Roma e in provincia – testimonia l’attenzione del Corpo alla tutela dell’economia legale e dei consumatori, oltre che alla salvaguardia degli interessi dell’Erario.