L’immissione sul mercato di circa 3.000 farmaci e preparati a base vegetale, spacciati come efficaci per la cura del Coronavirus, è stata sventata dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma, che hanno denunciato 2 persone per i reati di ricettazione e vendita abusiva di medicinali.
Preparati e farmaci illegali: denunciate due persone
All’interno di un minimarket ubicato nei pressi di via dell’Omo e gestito da un cittadino di nazionalità cinese, le Fiamme Gialle del 3° Nucleo Operativo Metropolitano hanno scovato, tra gli alimenti esposti per la vendita, oltre 2000 prodotti tra pastiglie, pillole, composti di erbe e tisane provenienti dalla Cina, con etichette prive di traduzione in lingua italiana.
Un’altra “farmacia” illegale è stata scoperta dal 2° Nucleo Operativo Metropolitano in un magazzino nella disponibilità di una società operante nel settore della cosmetica, anch’essa gestita da un soggetto cinese, in via Prenestina. Circa mille capsule sono state rinvenute in alcune confezioni riportanti la dicitura “LIANHUA QINGWEN JIAONANG”, vendute come proposta terapeutica contro il Covid.
LEGGI ANCHE – Ospedale Bambino Gesù: a 21 giorni dalla prima dose, presenti anticorpi contro il Covid per il 99% dei sanitari vaccinati
Tutti i preparati rinvenuti erano sprovvisti dell’Autorizzazione per l’Immissione in Commercio (A.I.C.) rilasciata dall’Agenzia Italiana del Farmaco (A.I.F.A.) e avrebbero potuto mettere a repentaglio la salute degli ignari consumatori.
L’operazione si inserisce nel più ampio dispositivo messo in atto dalla Guardia di Finanza di Roma per contrastare le pratiche commerciali scorrette connesse con l’emergenza epidemiologica in atto e tutelare la salute dei cittadini.