Applicata a Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova, la Sorveglianza Speciale proposta dal Questore.
Nel pomeriggio di ieri, 29 gennaio 2021, gli agenti della Divisione Anticrimine, diretta da Angela Altamura, hanno notificato il provvedimento di sorveglianza speciale nei confronti di Castellino Giuliano, emesso dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione di Roma su proposta del Questore Carmine Esposito.
Giuliano Castellino sorvegliato speciale
La proposta è stata avanzata subito dopo gli episodi avvenuti nel mese di ottobre, a piazzale Ostiense e a piazza del Popolo, nei quali il Castellino si è reso protagonista della reiterata violazione delle attuali disposizioni per il contenimento della pandemia da virus “COVID-19” nonché di condotte di pubblica istigazione alla contravvenzione delle stesse.
In particolare, il 27 ottobre in piazza del Popolo si sono assembrate circa quattrocento persone e molti dei partecipanti indossavano indumenti di colore scuro e recavano al seguito caschi da motociclista. Tra questi era presente anche Castellino, che nei giorni precedenti tramite i social network invitava e sollecitava tutti alla partecipazione, inneggiando alla ribellione, alla disobbedienza e al combattimento. Lo stesso, insieme a un gruppo di manifestanti aveva assunto un atteggiamento di aperta ostilità nei confronti dei reparti schierati, i quali si adoperavano per sciogliere l’assembramento. Durante la manifestazione, sono stati esplosi dei petardi, incendiati dei contenitori destinati alla raccolta dei rifiuti e lanciati oggetti contundenti contro le forze dell’ordine.
Inoltre, i manifestanti dispersi, secondo schemi tipici delle azioni di guerriglia urbana, si erano ricompattati nelle zone limitrofe riproponendo e reiterando condotte violente nei confronti del personale di polizia impiegato.
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Nella proposta elaborata dalla Divisione Anticrimine è stato ricostruito, con particolare riferimento agli ultimi due anni, il profilo pericoloso dell’esponente di spicco del gruppo capitolino di “Forza Nuova”, che era stato già sottoposto a due provvedimenti di applicazione della misura della sorveglianza speciale emessi dal Tribunale il 23.06.2014 e il 20.06.2018, l’ultimo dei quali ha avuto termine solo il 28.05.2020 per le plurime interruzioni dovute agli stati di detenzione cautelare.
Nel provvedimento si legge che Castellino appare indubitabilmente un soggetto pericoloso in relazione ai reati che offendono o mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica.
In particolare, il Tribunale evidenzia che il Castellino è da considerare pericoloso poiché “organizza forme di protesta destinate a sfociare in scontri con le Forze dell’Ordine, in quanto, non solo attuate mediante iniziative non autorizzate… ma deliberatamente tese (come significato dai post su web che le promuovevano, le annunciavano e le rivendicavano) ad elevare il livello di conflittualità sociale con modalità che includono il programmato scontro fisico con gli appartenenti alle Forze dell’ordine e quindi : con volto travisato, con l’utilizzo di ordigni esplodenti, anche di tipo rudimentale, con danneggiamento o occupazioni di edifici, con cori offensivi e atteggiamenti provocatori e di plateale sfida sfrontata adottati, così da suscitare l’emulazione, nei confronti di appartenenti alle Forze dell’Ordine comandati a tutela della sicurezza dei cittadini e perciò in servizio di Ordine Pubblico.”
Il ruolo c.d. “politico” di leader del movimento romano di Forza Nuova non viene considerato dal Tribunale una circostanza scriminante, come evidentemente riteneva la difesa, piuttosto viene giudicata un elemento di maggior pericolo. Sostiene infatti il Tribunale che il Castellino utilizza il suo ruolo “politico” con la finalità di amplificare l’eco pubblico dei suoi richiami a violare le Leggi ed incrementare il numero dei partecipanti alle manifestazioni di piazza che organizza, riuscendo così, in piena emergenza pandemica, a far convergere centinaia di persone, con conseguente incremento del rischio di contagio, assumendo condotte pubbliche inneggianti alla ribellione, alla disobbedienza e al combattimento.
Si evidenzia infine che il Tribunale nell’applicare la misura di prevenzione per due anni con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza, accogliendo la richiesta del Questore, ha imposto al Castellino il divieto di partecipare a pubbliche riunioni senza il preventivo assenso dell’autorità competente.
In caso di violazione delle prescrizione imposte, nei confronti del sorvegliato sarà applicata la reclusione da uno a cinque anni e sarà consentito l’arresto anche fuori flagranza.
Foto di repertorio