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Colleferro, la replica del M5S al Sindaco Pierluigi Sanna

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In risposta al nostro comunicato della scorsa settimana, relativo alla questione della nomina del neo presidente dei Piani Artigianali, assistiamo ad una serie di repliche: talune in perfetto stile dell’Albertone Nazionale quando nel Marchese del Grillo per ribadire i suoi nobili natali apostrofava i malcapitati con la nota frase “perché io sono io e voi non siete un c….”; altre, invece, nella persona del nostro Sindaco, partendo dal rispetto politico reciproco che ci sarebbe stato finora tra il nostro meetup e questa Amministrazione comunale e passando per il concetto che le nomine di Presidente e Consiglio di Amministrazione dei Piani Artigianali sono comunque a discrezione del Sindaco, sono giunte alla conclusione che con il nostro comunicato in argomento possa essere stato raggiunto un punto di rottura fra l’Amministrazione di piazza Italia ed il meetup Colleferro 5 Stelle.

Non riusciamo a comprendere esattamente a cosa si riferisca il Sindaco quando accenna ai “buoni rapporti” precedenti al nostro comunicato. Riscontriamo più che altro una forma di disinteresse o di distrazione dell’amministrazione nei nostri confronti, dal momento che le nostre numerose richieste, regolarmente protocollate e rese pubbliche nei post apparsi nella nostra pagina Facebook, sono state elegantemente ignorate.
Con la curiosità che tali reazioni hanno resa ancor più viva rispetto a qualche giorno fa, aspettiamo fiduciosi che si proceda alla pubblicazione dei criteri di selezione per le nomine, magari accompagnati dai curricula vitae del neo presidente dei Piani Artigianali e dei consiglieri; nel caso del Presidente, insistiamo sul fatto che non ci sembra credibile che, solo in virtù della sua acquisita competenza specifica di settore, fosse superfluo o addirittura inutile valutare altre candidature.

Appare oltremodo di cattivo gusto, da parte di chi ci amministra, lasciarsi andare, nei confronti di chi avanza solo questioni di trasparenza, a velate minacce di possibili querele o addirittura al sospetto che il meetup stia operando agli ordini di una superiore, non meglio identificata, regia politica. Una prova di forza che francamente troviamo fuori luogo, così come fuori luogo riteniamo la citazione di un grande personaggio della politica italiana, che richiama al confronto leale nell’interesse del Bene comune, poiché riteniamo che la nostre siano state osservazioni costruttive che legittimamente chiedono spiegazioni e che in nessun modo abbiano offeso l’immagine dell’attuale Amministrazione comunale e, in particolare, del Primo cittadino.

E ancora: perché il Sindaco, per forzata analogia con quanto da noi evidenziato sul tema delle preferenze relativamente alla famiglia Guadagno, pone a paragone le preferenze da lui stesso ottenute come candidato in passate elezioni comunali? Quando e dove nel nostro comunicato precedente sono stati messi in discussione i voti di chi, come lui, ha meritato il consenso poiché ha attivamente e costantemente partecipato alla vita politica della città? Crede forse in questo modo di legittimare indirettamente, attraverso un’acrobazia linguistica, i voti ottenuti verosimilmente in virtù di parentele con politici di professione da chi oggi collabora con la sua Amministrazione? Se l’intenzione era di bacchettarci, riteniamo che il rimprovero sia uscito un tantino fuori dal seminato, evidenziando, nello specifico, difficoltà ad argomentare.

Resici conto che siamo ormai in settembre e che la nomina in questione è stata effettuata con il solleone, momento durante il quale la cittadinanza è più propensa al relax, continuiamo a non comprendere come possano essere state valutate al meglio le competenze specifiche nel settore dell’artigianato, un settore che rappresenta probabilmente il maggior traino per il rilancio dell’economia della nostra cittadina e del nostro comprensorio. In un normale e trasparente iter per la selezione di una carica così importante, le competenze specifiche si potrebbero valutare per confronto tra curricula su diverse candidature ma, a quanto è dato sapere, tale metodo non è stato adottato. Il che sarebbe in perfetta linea con il vecchio modo di fare politica.

Siamo partiti, nella nostra precedente analisi, dall’assunto che, probabilmente, una svolta sana, sarebbe dovuta passare attraverso un cambio nei vecchi metodi politici delle nomine e dell’attribuzione delle cariche istituzionali che, senza aver paura di essere stavolta smentiti, hanno ridotto la nostra città ad un mero ricettacolo di rifiuti, hanno decretato l’agonia di settori come quello dell’artigianato appunto, così come accaduto per il commercio, oltre che aver offerto il nostro territorio in pasto ad imprenditori e politici senza scrupoli che lo hanno elevato al rango di una delle aree più inquinate d’Italia.

Qualcuno obietta: la nomina in questione è una nomina politica. Ed è vero! Ma la politica può e deve muoversi sulla base di regole di trasparenza e rinnovamento. Aver ricevuto il mandato elettorale per amministrare non autorizza a fare in tutto e per tutto di testa propria. La cittadinanza ha sempre il diritto di conoscere i principi che stanno alla base di qualsivoglia decisione comunale, così da poter giudicare con giusto criterio l’azione amministrativa.

Quelli che concepiscono la politica come un’attività che si può tramandare di generazione in generazione, devono appartenere ad un passato a cui mai più tornare. La nuova frontiera riteniamo debba essere il coinvolgimento della cittadinanza tutta nelle scelte operate dall’amministrazione così che eventuali e legittimi dubbi e perplessità possano avere reale fondamento. Il mandato dell’attuale Sindaco di Colleferro, peraltro, è stato chiesto in campagna elettorale e ricevuto dalle urne proprio facendo leva su questi ultimi principi.
I dubbi e le perplessità riguardo alle nomine in argomento, sono stati condivisi da una cospicua parte dell’opinione pubblica se consideriamo l’eco mediatico e il consenso che ha suscitato la nostra analisi politica, smentita solo da chi è direttamente coinvolto nella questione delle nomine.

Oltre ad accettare l’invito ad un confronto pubblico, inoltratoci con le repliche al nostro comunicato, rivolgiamo noi stessi tale invito a tutti gli interlocutori avuti in tale circostanza: al neo Presidente, alle società appartenenti al consorzio e al Sindaco; invitiamo a partecipare a tale confronto anche chi come noi rileva una perentorietà nel metodo che ha portato alla nomina del Presidente Santucci; invitiamo infine chi ci contesta l’esigua rappresentanza, a confrontarsi numericamente e politicamente con i voti da noi ottenuti alle ultime elezioni comunali, considerando che eravamo presenti alla competizione elettorale con un’unica lista composta da 18 cittadini di cui nessuno con una cronistoria politica, dato che nessuno dei nostri candidati fa della politica un mestiere; la qual cosa certo non può impedirci di esprimere opinioni sull’operato di qualsivoglia sindaco o giunta.

Presentando la nostra lista alle ultime elezioni comunali abbiamo voluto fornire un’alternativa al gioco politico che da subito ed apertamente abbiamo evidenziato e contestato, ovvero il malcostume ormai in voga trasversalmente sia nel centro destra che nel centro sinistra, di presentare un ventaglio di liste civiche di variegata composizione e di cuioggi, a risultato ottenuto, si evidenziano e si pagano collettivamente le contraddizioni interne che emergono anche nelle risposte al nostro precedente comunicato. Cosa si intende, ad esempio, col messaggio subliminale contenuto, ripetiamo, in una delle risposte al nostro intervento, in cui si specifica che, nonostante i 324 voti, il giovane Guadagno non ha rivendicato assessorati?

Una cosa è certa: si è voluto travisare il senso del nostro precedente comunicato enfatizzando l’attacco personale al giovane Guadagno perché ciò può suscitare una scontata solidarietà ed annullare il contenuto del messaggio. Eppure, rispetto al giovane consigliere, nel nostro comunicato non si parla di capacità, comunque ancora tutte da dimostrare; ci siamo limitati ad evidenziare delle coincidenze aritmetiche con i consensi precedentemente acquisiti da personaggi a lui vicini per parentela. Le capacità messe in evidenza, sono state quelle di altri personaggi. Ad esempio quelle del Consigliere di Amministrazione dell’Ospedale di Valmontone Massimo Guadagno, che infatti, nella replica al nostro comunicato, si spende addirittura in difesa di Leodori e di Astorre, attribuendogli meriti nella salvaguardia del nostro smembrato e martoriato ospedale!!! E allora sì che ci spieghiamo il senso delle parole utilizzate a conclusione della replica che abbiamo ricevuto e di cui vogliamo enfatizzare il significato della parola Rassegnazione” ovvero disposizione d’animo di chi accetta pazientemente un dolore, una sfortuna. Ed è proprio così: non siamo fortunati noi cittadini di Colleferro di fronte al protrarsi di tali dinastie. Ma l’invito a Rassegnarsi (conformarsi, rimettersi alla volontà altrui o accettare a malincuore qualcosa di inevitabile) non può essere accolto da noi che scriviamo.

Non è affatto inevitabile che i cittadini subiscano tali metodi imposti. Come dimostrano alcune competizioni elettorali recenti, i consensi cambiano facilmente direzione con la consapevolezza data dalla giusta informazione, quella tanto temuta e rifuggita (al punto da portare a termine la nomina del Presidente dei piani Artigianali nel riserbo più assoluto ed in piena estate), informazione che il meetup Colleferro 5 Stelle non mancherà di far circolare tra la popolazione. Indifferente ad ogni reazione scomposta, muscolosa e di pancia e ad ogni tentativo di strumentalizzazione di quanto contenuto negli spunti di riflessione che offriamo ai cittadini.
#noicisiamo