Roma. Truffa “Rip deal”: la Polizia di Stato rintraccia altri 3 componenti della banda che si era impossessata, nel settembre scorso, di 480mila euro per ristrutturare un castello.
Cosa è successo
Si erano finti interessati a finanziare un progetto di ristrutturazione di un castello in Germania e con la tecnica della truffa cosidetta “Rip deal” si erano impossessati della somma di 480.000,00 euro scambiandola con altrettante banconote tutte riportanti la scritta fac simile. E’ accaduto all’interno di un lussuoso albergo della capitale nel settembre scorso.
Ad avviare le indagini, dietro denuncia di un cittadino tedesco gli agenti del commissariato Viminale che, nella immediatezza dei fatti erano riusciti ad identificare e denunciare in stato di liberta 5 persone e a recuperare la somma di 255.000,00.
Le indagini successive, oltre a ricostruire minuziosamente la dinamica dei fatti, hanno portato gli investigatori del commissariato Viminale, coadiuvato dalla Squadra Mobile di Milano ad eseguire un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Roma nei confronti di altri 3 componenti della banda : un 41enne, un 61 enne e un 23enne, tutti di etnia serba.
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I primi due sono stati rintracciati da personale della Squadra Mobile di Milano nelle loro rispettive abitazioni, mentre al 23enne la misura cautelare è stata notificata presso il carcere di Rebibbia dove si trova attualmente recluso in attesa di estradizione.
Quest’ultimo infatti è ritenuto, dalle autorità inglesi, il capo del gruppo criminale autore del furto di gioielli di ingente valore commesso alla fine del 2019 presso l’abitazione di una nota modella e conduttrice britannica.