All’esito di una mirata attività d’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Frosinone, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Frosinone, coadiuvati nella fase esecutiva da militari di rinforzo del Comando Provinciale, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Gip di questo Tribunale nei confronti di tre persone per episodi plurimi di spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina) e per una vicenda estorsiva.
L’indagine e i fatti
I destinatari della misura, sottoposti agli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto, sono due. Un terzo è stato sottoposto alla misura del divieto di dimora nel Comune di residenza e dell’obbligo di presentazione alla PG.
L’indagine, fatta nel breve arco temporale di due mesi (novembre e dicembre 2020), ha permesso – grazie anche all’ascolto delle conversazioni intercettate e a rilevanti riscontri acquisiti tramite mirati servizi di osservazione – di far luce su numerosi episodi di cessione di sostanze stupefacenti, nello specifico di cocaina. Quest’ultima veniva chiamata “chiavi”, “pezzi meccanici” o “pezzi di ricambio”.
E’ anche emerso un episodio estorsivo, consumato dagli indagati sottoposti agli arresti domiciliari, nei confronti di un cliente, costretto con violenza e minaccia a consegnargli la somma di 300 euro a titolo di pagamento per una cessione di stupefacente non saldata. Accertato un traffico rilevante di cocaina, con numerosi acquirenti, anche all’interno dei luoghi di lavoro degli indagati. Ciò testimonia un crescente disagio sociale, ulteriormente sviluppato dall’emergenza epidemiologica.
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Inoltre, le perquisizioni domiciliari fatte nel corso dell’esecuzione, consentivano di rinvenire presso l’abitazione di uno degli indagati una pistola marca “Beretta” cal.6,35 con matricola abrasa e quattro cartucce dello stesso calibro. Per tale ragione il predetto veniva tratto in arresto in flagranza per i reati di detenzione illegale di arma comune da sparo e ricettazione