Prendono il via lunedì le vaccinazioni ai pazienti oncologici ed ematologici presso l’Istituto Tumori IFO – Regina Elena alla presenza dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, del direttore generale di IFO, Francesco Ripa di Meana e del prof. Francesco Cognetti presidente di FOCE e direttore Oncologia Medica 1 del ‘Regina Elena’.
Una battaglia di civiltà
Saranno oltre 3.000 i pazienti in cura al Regina Elena, cui si aggiungeranno i pazienti del San Gallicano in cura per patologie gravi e con terapie immunosoppressive. In meno di 4 settimane si conta di completare la somministrazione alle persone individuate dai responsabili delle unità cliniche degli IFO.
Gli IFO si confermano, anche in questa battaglia contro la diffusione del Covid-19, centro di riferimento per i pazienti ultravulnerabili affetti dalle patologie oncologiche, ematologiche e in cura con farmaci immunosoppressivi presso gli Istituti.
LEGGI ANCHE – Coronavirus, a marzo aumentano le persone sottoposte a vaccino: il calendario per classi di età
“E’ un segnale importante dell’attenzione rivolta alle categorie più fragili e vulnerabili – ha spiegato l’Assessore D’Amato – Voglio ringraziare tutti gli operatori che in questi mesi sono sempre stati in prima linea per il contrasto alla pandemia e per proteggere le categorie più fragili”.
“Ringrazio tutti gli operatori per quanto stanno facendo in questa lotta contro il tempo- dichiara il direttore generale IFO, Ripa di Meana – e a tutti coloro, Ministero, Regione e professionisti, che si sono impegnati per accelerare la vaccinazione ai pazienti ultravulnerabili.”
La Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi – FOCE ha rivolto un appello alle Istituzioni nazionali per garantire la copertura vaccinale ai 400 mila pazienti oncologici e ematologici in trattamento attivo e cardiologici gravi che vivono nel nostro Paese. “Ringraziamo l’Assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, per aver accolto la nostra richiesta – spiega il prof. Francesco Cognetti – Conosciamo tutti i nostri pazienti e possiamo metterli in sicurezza in breve tempo, senza alcuna difficoltà organizzativa. Nel Lazio sono circa 40mila i pazienti oncologici, ematologici e cardiologici da vaccinare con priorità. Ci auguriamo che l’esempio virtuoso del Lazio venga seguito anche dalle altre Regioni. È una battaglia di civiltà.
Questi cittadini estremamente fragili non possono aspettare, perché è dimostrato da numerosi studi scientifici l’elevato tasso di mortalità in caso di contagio, da circa il 25% per i pazienti oncologici, al 37% per gli ematologici fino al 50% per chi ha subito un trapianto cardiaco, percentuali nettamente superiori rispetto alla popolazione generale”. La richiesta avanzata da FOCE è stata sottoscritta da oltre 600 associazioni di pazienti, che operano a livello nazionale e locale. Fra le associazioni, vi sono FAVO, AIL, Conacuore e Cittadinanzattiva.