Uno strumento che oggi viaggia in bilico tra moneta del futuro o asset destinato ad essere ricordato come bolla speculativa: si parla di criptovalute, tema ormai noto al grande pubblico, soprattutto in questa prima fase di 2021 caratterizzata da una crescita incontrastata di valore da parte di quasi tutte le monete elettroniche.
In particolare di alcune, come il Bitcoin o l’Ethereum, che hanno raggiunto picchi di valutazione non immaginabili fino a qualche mese fa. I perché di questa crescita sono molteplici ed analizzarli tutti diventerebbe impresa ardua: un mix tra esigenza, facilità di utilizzo, diffusione delle tecnologie multimediali, finanche la pandemia che ha imposto novi modelli sociali basati su tutto ciò che è virtuale.
Un humus perfetto, ideale, all’interno del quale le criptovalute hanno potuto proliferare al meglio. Solo che oggi sembrano essere arrivate ad un bivio, così in sospensione come sono tra asset sul quale investire alla stregua di bene rifugio (alcuni lo hanno etichettato in questo modo) o potenziale moneta del futuro; e bolla speculativa, destinata quindi ad essere gonfiata artatamente fino al punto in cui finirà per esplodere.
Dentro al mondo delle criptovalute
Oggi acquistare e vendere criptovalute è diventato estremamente facile: ci sono le piattaforme specializzare in questo campo, come nel caso di kriptomat.io/it/, all’interno delle quali è possibile effettuare compravendita di monete virtuali. Ed oggi in tanti pensano a puntare su queste monete trattandole alla stregua di asset da investimento.
Le ultime novità sono piuttosto possibiliste e parlano di un processo di sdoganamento che dovrebbe portare il Bitcoin e le altre criptovalute ad essere sempre più al centro delle attenzioni anche da parte di enti e governi: le banche mondiali vogliono entrare nel business, i colossi del web già ci sono dentro (da Apple a Paypal tanto per citare gli ultimi casi).
Ecco perché si parla di bivio le per criptovalute: sono ormai mature per essere sdoganate, per non rientrare più nella definizione di strumento di nicchia, ma per diventare definitivamente popolari. Bisognerà solo capire se questa apertura totale non finirà per ‘sporcare’ parzialmente l’immagine che ha contribuito al successo di queste monete nel mondo: ovvero, il fatto di essere slegate da qualsiasi logica di potere e da ogni controllo superiore. Le regolamentazioni che ora si vuol cercare di introdurre in questo mondo potrebbero esser il grimaldello definitivo per la consacrazione delle criptovalute; o, per paradosso, la loro fine.