Da qualche mese ad Artena ci sono due rettangoli targati NBA: sono i canestri regolamentari montati nella tendostruttura di Ponte del Colle come premio per aver vinto il Contest “Scendi in Campo con NBA” presentato da Gatorade, promosso da UBI Banca lo scorso autunno e rivolto ai cestisti e a tutti gli amanti del basket.
Due canestri NBA ad Artena
E a scendere in campo, collezionando una preziosa vittoria per la comunità, è stata la Pallacanestro Virtus Montefortino, che ha saputo raccontare al meglio l’esigenza di avere dei canestri nuovi nella palestra di Artena.
Inaugurato alla fine del 2018 come nuovo polo per lo sport, il tendone blu di Ponte del Colle ha costantemente sofferto l’assenza di attrezzature per giocare a basket, pallavolo e calcetto. In questo caso i cestisti artenesi hanno dovuto fare i conti con la mancanza dell’essenziale: i canestri. Una condizione difficile che la Virtus Montefortino ha deciso di affrontare come un’ulteriore sfida, consapevoli che c’è sempre un’occasione di rilancio; un contropiede capace di ribaltare la situazione.
Tra i protagonisti di questa partita ci sono Michele Avellino, Saffio Lanna, Giulio Di Cori e Francesco Borro, allenatori e responsabili della Virtus Montefortino, impegnati da più di dieci anni nell’organizzazione di corsi di minibasket e in occasioni di incontro tra appassionati, partecipando anche ai tornei 3 contro 3 organizzati negli ultimi anni dal Circolo Arci Montefortino.
“ Come premi del contest c’erano sia canestri domestici sia professionali. Noi ci siamo iscritti con l’idea di portare dei canestri per la palestra di Artena. Per partecipare al concorso bisognava spiegare in che modo i canestri avrebbero migliorato le condizioni di gioco nella propria città e nel proprio campo, spiega il coach Michele Avellino. Insieme a Francesco Borro, allenatore per il minibasket, Michele Avellino decide quindi di inviare un racconto sulla passione diffusa per la pallacanestro che da anni fa incontrare generazioni di artenesi ma che non può essere vissuta a pieno perché in paese non trova spazi adeguati.
Pochi gli sponsor, poche le risorse, soltanto tenacia e tanta voglia di stare insieme per tirare a canestro anche ad Artena. Dopo l’inaugurazione del tendone, a rimediare all’assenza dei canestri è stato il segretario della Virtus Montefortino Giulio Di Cori che ha deciso di costruirli artigianalmente, garantendo in questo modo gli allenamenti e i corsi del minibasket.
Artena è stata scelta per la finale del torneo di schiacciate
“Mancavano comunque le strutture adatte per gli allenamenti e la partite degli adulti, così abbiamo preso il contest di UBI Banca come un’opportunità. Abbiamo descritto il territorio, facendo capire quanto fosse importante per noi avere quei canestri. Quando mi hanno contatto per dirmi che eravamo tra i vincitori del contest all’inizio non riuscivo a crederci”, racconta Avellino.
L’incredulità del primo momento è stata presto sostituita dall’organizzazione per l’arrivo dei canestri e da un’altra notizia: “ci hanno comunicato che i luoghi selezionati per i canestri avrebbero ospitato anche il torneo di schiacciate UBI Dunker con campioni internazionali di basket” continua Avellino. E il 28 gennaio scorso Artena, con i suoi nuovi canestri montati nel campo di Ponte del Colle, è stata scelta per disputare la finale del torneo. L’evento è stato presentato Gianluca Gazzoli, conduttore di Radio Deejay e ha visto in giuria (collegato da remoto) il campione NBA Marco Belinelli.
La pandemia purtroppo ha reso impossibile la presenza del pubblico e la finale è stata diffusa online sulle pagine social di UBI Banca.
La storia della Virtus Montefortino
Nata nel 2005 dalla passione per il basket di Giulio Di Cori e di Saffio Lanna, la pallacanestro Virtus Montefortino organizza per diversi anni tornei 3 contro 3 nella scuola elementare Alcide De Gasperi di Artena per poi dedicare molte energie e impegno al minibasket, con corsi che coinvolgono bambini e ragazzi dai 5 ai 12 anni. “La mancanza di un campo regolamentare e di strutture adeguate ad Artena non permettevano di allenare i più grandi, così abbiamo stabilito un buon rapporto con le palestre di Colleferro, indirizzo lì chi voleva continuare a giocare”, racconta Giulio Di Cori. “Oggi, con questi nuovi canestri – continua Di Cori – abbiamo un campo all’altezza e la possibilità di far nascere una prima squadra”. “Possiamo creare un movimento più grande, inizia un nuovo percorso che darà più opportunità per stare insieme e per fare comunità.
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Vogliamo contribuire a dare una prospettiva ai ragazzi che si allenano, dando occasioni di confronto, di divertimento e di esperienze capaci di trasmettere valori come il rispetto e la fratellanza. Come altri sporti, il basket può contribuire a educare, riconoscendo nell’avversario una persona che può migliorarti”, aggiunge il coach Avellino. E nell’attesa di provare i nuovi arrivati, dai cestisti di Artena continuano a complimentarsi con la Virtus per essere scesi in campo.