Il Codacons chiede oggi chiarimenti al Ministero dell’Interno in merito alla scorta concessa al sindaco di Roma, Virginia Raggi.
“Il Campidoglio ha spiegato che la scorta è stata assegnata al Sindaco dalla Questura dopo alcuni episodi di pedinamenti, ma tale affermazione non può essere sufficiente – spiega il presidente Carlo Rienzi – Vogliamo capire la reale motivazione ala base della decisione di porre sotto protezione il sindaco: si tratta di pedinamenti da parte di giornalisti che hanno seguito la Raggi nei suoi spostamenti privati, o di inseguimenti di altra natura? Perché è evidente che, nel primo caso, l’assegnazione della scorta, i cui costi pesano interamente sulla collettività, sarebbe una scelta abnorme, potendo ben svolgere il compito di “protezione” dalla stampa una qualunque pattuglia dei vigili urbani. Se invece vi è un rischio concreto per la sicurezza del sindaco, allora la scorta apparirebbe pienamente giustificata”.
Ma per conoscere i dettagli della vicenda, il Codacons ha deciso di presentare oggi stesso una istanza d’accesso al Ministero dell’Interno, ai sensi della legge 241/90, onde visionare le motivazioni che hanno portato la Questura ad assegnare la scorta a Virginia Raggi.