Cronaca

Usura ed estorsione a Roma: due uomini in manette. Finisce l’incubo di una coppia

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Sono state appena notificate dagli agenti della Polizia di Stato del XIV Distretto Primavalle, diretto da Tiziana Lorenzo, 2 ordinanze di custodia cautelare –  di cui una in carcere – , richieste dalla locale Procura della Repubblica, Gruppo reati gravi contro il patrimonio, coordinato dal Procuratore Aggiunto della Repubblica dott.ssa Lucia Lotti ed accolte dal G.I.P. del Tribunale di Roma.

L’attività di polizia giudiziaria, finalizzata al contrasto dell’estorsione e dell’usura, ha inizio poche settimane fa, quando gli investigatori, ricevuta la denuncia da parte di una giovane coppia, hanno raccolto gli elementi indiziari a carico di due malviventi verificando così il racconto delle vittime anche attraverso numerose testimonianze.

Tutto ha inizio il 15 gennaio scorso, quando un ragazzo e la compagna, si sono presentati al Distretto di Polizia raccontando di aver dovuto contrarre un prestito rivelatosi poi di natura usuraia, per poter intraprendere un’attività commerciale di internet point in zona Forte Braschi. Al mancato pagamento di alcune rate del prestito però, divenute eccessivamente pesanti per il neo esercente, il giovane era stato pesantemente minacciato e percosso dai suoi aguzzini.

L’ingente materiale probatorio raccolto nei confronti dei due rei, è stato avvalorato anche da attività di riscontro documentale dei tabulati di conto corrente delle vittime. Contestualmente sono state quindi sviluppate mirate attività di indagine, coordinate dai P.M. del pool Gruppo reati contro il patrimonio, fino a giungere ad accertare le responsabilità penali dei due.

Identificati, entrambi romani, di 46 e 41 anni, nei loro confronti sono state eseguite le misure cautelari per i reati di estorsione e usura. Il primo, che ha commesso il fatto mentre era sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Roma, è stato accompagnato in carcere mentre all’altro sono stati imposti gli arresti domiciliari.