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Artena, striscione No biometano affisso sui cancelli della Green Park

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Questa notte uno striscione con scritto No biometano è stato affisso sui cancelli della Green Park Ambiente al Colubro, dove è prevista la costruzione dell’impianto per la produzione di gas e compost da rifiuti organici.

Un atto di protesta simbolico che conferma l’opposizione cittadina al progetto proposto dalla società di Artena. Questa volta, chi è contro il progetto ha voluto ribadire il proprio No direttamente alla Green Park Ambiente, proprietaria del terreno agricolo al Colubro e società con sede in via Spinaceto ad Artena.

Il Comitato No biometano continua a chiedere la dimissioni della giunta

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Dopo aver passato l’iter della valutazione d’impatto ambientale (VIA) con una serie di prescrizioni, l’impianto biometano da 50 mila tonnellate annue di rifiuti organici deve ottenere l’autorizzazione integrata ambientale (AIA). Il procedimento per l’AIA è stato avviato dalla Regione Lazio lo scorso autunno, a ottobre del 2020, con una prima comunicazione ai soggetti interessati, tra cui il Comune di Artena che non ha partecipato alle conferenze dei servizi ma inviato prima un parere positivo per la realizzazione dell’impianto,  poi lo ha revocato e sostituito con un parere contrario.

Episodio che ha riacceso il dibattito sul progetto della Green Park Ambiente, soprattutto per il mancato coinvolgimento della popolazione e del comitato No Biometano, escluso dalla partecipazione delle conferenze dei servizi, nonostante le mobilitazioni e le osservazioni prodotte dagli attivisti durante gli incontri per il rilascio della valutazione d’impatto ambientale. Se da una parte gli uffici dell’area rifiuti e ambiente della Regione non hanno considerato le proteste cittadine degli scorsi anni, dall’altra parte il Comune non ha comunicato l’inizio delle riunioni in Regione, saltando anche l’appuntamento della seconda conferenza dei servizi che si è svolta lo scorso gennaio.

Gli attivisti hanno chiesto di partecipare alla prossime conferenze dei servizi

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Una situazione che gli attivisti hanno ritenuto inaccettabile, tanto da chiedere le dimissioni di tutta la giunta comunale e con un comunicato pungente rivolto a chi siede in consiglio, il comitato ha precisato che in Regione “alle due riunioni online hanno partecipato i progettisti, i tecnici e i rappresentanti della società, mentre non c’è traccia del Comune di Artena. Consigliamo quindi agli uffici comunali di controllare in spam o comunque di dare un’occhiata alla mail per evitare di perdere altre comunicazioni su questo procedimento importante. Come comitato abbiamo recuperato tutti gli elementi di opposizione cittadina che ci sono stati in questi anni: osservazioni tecniche e raccolte firme, report delle assemblee e delle manifestazioni cittadine; ogni singola azione verrà rinviata alla Regione Lazio, chiedendo l’inserimento del comitato tra gli auditori delle prossime conferenze dei servizi. In questo modo da Artena non arriverà un silenzio assenso, ma una contrarietà netta, motivata e ragionata contro il progetto della Green Park Ambiente. E di sicuro controlleremo la nostra mail”.

Residenti della contrada Colubro chiedono una commissione permanente

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“Creiamo una commissione permanente contro la Biometano composta da componenti della maggioranza, da componenti dell’opposizione e da componenti del comitato “No Biometano”, che si mettano a tavolino e studiano una strategia comune”. Questa la proposta dei residenti del Colubro che in una nota inviata alla redazione di Roma e dintorni notizie hanno spiegato le criticità della loro contrada ribadendo la contrarietà al progetto della Green Park ambiente: Alla prossima conferenza di servizi – continua la nota –  bisogna far capire alla Regione Lazio che Artena non vuole il biometano e che il progetto è improponibile e obsoleto. Ora chiediamo coraggio”.