Nella giornata di ieri, ad Arce, i militari della locale Stazione Carabinieri, in ottemperanza all’Ordinanza di sottoposizione alla detenzione domiciliare emessa dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma – Ufficio Esecuzioni Penali, traevano in arresto un 66enne del posto (già censito per reati contro la persona ed il patrimonio), poiché condannato all’espiazione definitiva della pena di anni 1 e mesi 4, da scontare in regime di detenzione domiciliare presso la propria abitazione.
Il motivo
Il provvedimento traeva origine in quanto lo stesso si rendeva responsabile nel 2003, a Roccasecca, dei reati di “somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica”, “spendita di monete falsificate” e “falsificazione di carte di credito”.
Altro episodio di cronaca, sempre avvenuto ad Arce
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Nella giornata di ieri, sempre ad Arce, i Carabinieri della locale Stazione deferivano in stato di libertà un 21enne della provincia di Pavia, perché responsabile di “truffa”.
Le verifiche svolte dai militari operanti, a seguito della querela formalizzata da una 19enne di Colfelice, consentivano di accertare che il prevenuto previo annuncio su Facebook della vendita di una playstation al prezzo di 100 euro, si faceva versare la somma su carta Postepay a lui intestata, rendendosi irreperibile e non inviando la merce.