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Policlinico Umberto I, impiantato Cardiomems strumento unico per il monitoraggio attivo dei pazienti con scompenso cardiaco

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Roma. Policlinico Umberto I, eseguito un primo caso di donazione degli organi a "cuore fermo"

La Cardiologia del Policlinico Umberto I° raggiunge un altro importante traguardo nella cura dei pazienti con scompenso cardiaco, confermandosi struttura di riferimento nazionale ed internazionale.

Policlinico Umberto I, impiantato Cardiomems strumento unico per il monitoraggio attivo dei pazienti con scompenso cardiaco  

Presso il centro di Elettrofisiologia cardiaca Carlo Lavalle – primo nel centro Italia e tra i primissimi in Italia – ha eseguito un impianto del Cardiomems. Un sofisticato strumento che posizionato all’interno dell’arteria polmonare dei pazienti è in grado di registrare in continuazione la pressione polmonare. Un parametro importantissimo per ottimizzare la terapia dei pazienti, che fin ad ora poteva essere registrato soltanto durante un intervento di cateterismo cardiaco.

Il cardiomems una volta impiantato registra la pressione polmonare  e tramite un dispositivo posizionato sul comodino del paziente invia il dato al centro di telemedicina della UOC di Cardiologia del dove un team di medici esperti nella gestione dei pazienti con scompenso utilizza questi dati per ottimizzare la terapia medica e quindi  ridurre le ospedalizzazione con conseguente miglioramento della prognosi e della qualità di vita.

“Il cardiomems  – spiega Francesco Fedele, direttore della Cardiologia del Policlinico – è un ulteriore passaggio per rendere la nostra struttura sempre più all’avanguardia e punto di riferimento per i pazienti colpiti da scompenso cardiaco”

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“L’utilizzo di questo device  – aggiunge Fabrizio d’Alba, direttore generale dell’Umberto I  – è importante non solo sotto il profilo medico per un il miglioramento della qualità della vita dei pazienti, ma anche perché conferma lo sforzo messo in campo dai nostri professionisti per una presa in carico a 360° che garantisce massima attenzione e  cure altamente specializzate”