CONCORSO (scad. 29 aprile 2021)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per il conferimento di centotrenta posti di commissario della carriera dei funzionari della Polizia di Stato. (GU n.25 del 30-03-2021)
IL CAPO DELLA POLIZIA
DIRETTORE GENERALE
DELLA PUBBLICA SICUREZZA
Visti il decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957,
n. 3, recante «Testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto
degli impiegati civili dello Stato»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976,
n. 752, come modificato dal decreto legislativo 9 settembre 1997, n.
354, recante «Norme di attuazione dello statuto speciale della
Regione Trentino-Alto Adige in materia di proporzionale negli uffici
statali siti nella Provincia di Bolzano e di conoscenza delle due
lingue nel pubblico impiego»;
Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833, recante «Istituzione del
Servizio sanitario nazionale»;
Vista la legge 1° aprile 1981, n. 121, recante «Nuovo ordinamento
dell’amministrazione della pubblica sicurezza»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982,
n. 335, recante «Ordinamento del personale della Polizia di Stato che
espleta funzioni di polizia»;
Visto l’art. 8 del decreto-legge 21 settembre 1987, n. 387,
convertito, con modificazioni, dalla legge 20 novembre 1987, n. 472,
recante «Copertura finanziaria del decreto del Presidente della
Repubblica 10 aprile 1987, n. 150, di attuazione dell’accordo
contrattuale triennale relativo al personale della Polizia di Stato
ed estensione agli altri Corpi di polizia», che determina nel massimo
la riserva di posti, nei concorsi per l’accesso ai ruoli del
personale della Polizia di Stato, assegnata ai diplomati presso il
Centro studi di Fermo;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 18 luglio 1988,
n. 574, recante «Norme di attuazione dello statuto speciale per la
Regione Trentino-Alto Adige in materia di uso della lingua tedesca e
della lingua ladina nei rapporti con la pubblica amministrazione e
nei procedimenti giudiziari» e, in particolare, l’art. 33;
Vista la legge 1° febbraio 1989, n. 53, recante «Modifiche alle
norme sullo stato giuridico degli appartenenti ai ruoli ispettori e
appuntati e finanzieri del Corpo della Guardia di finanza nonche’
disposizioni relative alla Polizia di Stato, alla Polizia
penitenziaria e al Corpo forestale dello Stato», e, in particolare,
l’art. 26;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in
materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai
documenti amministrativi»;
Visto il decreto-legge 4 ottobre 1990, n. 276, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 novembre 1990, n. 359, recante «Aumento
dell’organico del personale appartenente alle Forze di polizia,
disposizioni per lo snellimento delle procedure di assunzione e
reclutamento e avvio di un piano di potenziamento delle sezioni di
Polizia giudiziaria»;
Visto l’art. 3, commi 6 e 7, della legge 15 maggio 1997, n. 127,
recante «Misure urgenti per lo snellimento dell’attivita’
amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo», e
successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334, recante
«Riordino dei ruoli del personale dirigente e direttivo della Polizia
di Stato, a norma dell’art. 5, comma 1, della legge 31 marzo 2000, n.
78», e, in particolare, l’art. 3, che prevede l’accesso alla
qualifica di commissario mediante concorso pubblico, per titoli ed
esami;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre
2000, n. 445, recante «Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di documentazione amministrativa», e, in
particolare, gli articoli 19, 47, 75 e 76;
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, concernente
«Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle
amministrazioni pubbliche» e, in particolare, l’art. 35, commi 3, 4 e
5-ter, e di cui al successivo comma 6, e successive modificazioni,
circa le qualita’ di condotta che devono possedere i candidati ai
concorsi per l’accesso ai ruoli del personale della Polizia di Stato,
e l’art. 37, e successive modificazioni, sull’accertamento, nei
pubblici concorsi, della conoscenza da parte dei candidati dell’uso
delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche piu’ diffuse
e delle lingue straniere;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre
2002, n. 313, recante «Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di casellario giudiziale, di casellario
giudiziale europeo, di anagrafe delle sanzioni amministrative
dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti. (Testo A)»;
Visto il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante
«Codice in materia di protezione dei dati personali recante
disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento nazionale al
regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche
con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche’ alla libera
circolazione di tali dati e che abroga la direttiva n. 95/46/CE»;
Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante «Codice
dell’amministrazione digitale»;
Visto il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, recante
«Codice delle pari opportunita’ tra uomo e donna, a norma dell’art. 6
della legge 28 novembre 2005, n. 246»;
Visto l’art. 9, commi 1, lettera a), e 1-ter del decreto-legge 1°
gennaio 2010, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 5
marzo 2010, n. 30, recante «Disposizioni urgenti per la proroga degli
interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di
pace e di stabilizzazione, nonche’ delle missioni internazionali
delle Forze armate e di Polizia e disposizioni urgenti per
l’attivazione del Servizio europeo per l’azione esterna e per
l’amministrazione della difesa»;
Visto il decreto legislativo 25 gennaio 2010, n. 5, recante
«Attuazione della direttiva n. 2006/54/CE relativa al principio delle
pari opportunita’ e della parita’ di trattamento fra uomini e donne
in materia di occupazione e impiego»;
Visto il decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante
«Codice dell’ordinamento militare»;
Visto il decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con
modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, recante
«Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni e di sviluppo»,
e, in particolare, l’art. 8, concernente l’invio, esclusivamente per
via telematica, delle domande di partecipazione a selezioni e
concorsi per l’assunzione nelle pubbliche amministrazioni centrali;
Visto il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante
«Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e
gli obblighi di pubblicita’, trasparenza e diffusione di informazioni
da parte delle pubbliche amministrazioni»;
Visto il decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, recante
«Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia», e, in
particolare, l’art. 73, comma 14, e successive modificazioni, per il
quale il positivo superamento dello stage presso gli uffici
giudiziari costituisce un titolo di preferenza, a parita’ di titoli e
di merito, nei concorsi pubblici;
Visto il regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e
del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle
persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali,
nonche’ alla libera circolazione di tali dati e che abroga la
direttiva n. 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei
dati);
Visto il decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, recante
«Disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di
polizia ai sensi dell’art. 8, comma 1, lettera a), della legge 7
agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle
amministrazioni pubbliche» e, in particolare, l’art. 2, comma 1,
lettera mmm-bis), e successive modificazioni, che prevede, tra
l’altro, che non si applichi, fino al 2026, alcun limite di eta’ a
tutti gli appartenenti ai ruoli della Polizia di Stato, e l’art. 3,
commi 6, 7-bis, 7-ter, 7-quater, 7-quinquies, 13, 13-bis e 13-ter, e
successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 5 ottobre 2018, n. 126, recante
«Disposizioni integrative e correttive, a norma dell’art. 8, comma 6,
della legge 7 agosto 2015, n. 124, al decreto legislativo 29 maggio
2017, n. 95, recante: “Disposizioni in materia di revisione dei ruoli
delle Forze di polizia, ai sensi dell’art. 8, comma 1, lettera a),
della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione
delle amministrazioni pubbliche”»;
Visto il decreto legislativo 27 dicembre 2019, n. 172, recante
«Disposizioni integrative e correttive, a norma dell’art. 1, commi 2
e 3, della legge 1° dicembre 2018, n. 132, al decreto legislativo 29
maggio 2017, n. 95, recante: “Disposizioni in materia di revisione
dei ruoli delle Forze di polizia, ai sensi dell’art. 8, comma 1,
lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di
riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”»;
Visto il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante «Misure
urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia,
nonche’ di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da
COVID-19», convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020,
n. 77, e, in particolare, gli articoli 259 e 260;
Visto il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con
modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, recante «Misure
urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale», e, in
particolare, gli articoli 12 e 24, che apportano modificazioni alla
predetta legge n. 241 del 1990 in materia di autocertificazione e al
predetto codice dell’amministrazione digitale in materia di identita’
digitale;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1957,
n. 686, recante «Norme di esecuzione del testo unico delle
disposizioni sullo statuto degli impiegati civili dello Stato,
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio
1957, n. 3»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre
1983, n. 903, recante «Approvazione del regolamento per l’accesso ai
ruoli del personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di
polizia»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994,
n. 487, di approvazione del «Regolamento recante norme sull’accesso
agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalita’ di
svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di
assunzione nei pubblici impieghi»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006,
n. 184, concernente «Regolamento recante disciplina in materia di
accesso ai documenti amministrativi»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 17 dicembre
2015, n. 207, recante «Regolamento in materia di parametri fisici per
l’ammissione ai concorsi per il reclutamento nelle Forze armate,
nelle Forze di polizia a ordinamento militare e civile e nel Corpo
nazionale dei Vigili del fuoco, a norma della legge 12 gennaio 2015,
n. 2»;
Visto il decreto del Ministro dell’interno 10 maggio 1994, n.
415, recante «Regolamento per la disciplina delle categorie di
documenti sottratti al diritto di accesso ai documenti
amministrativi, in attuazione dell’art. 24, comma 4, della legge 7
agosto 1990, n. 241, recante nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi»
e, in particolare, l’art. 4, concernente le categorie di documenti
inaccessibili per motivi di riservatezza di terzi, persone, gruppi ed
imprese;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca 16 marzo 2007, recante «Determinazioni delle classi di
laurea magistrale»;
Visto il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e
della ricerca, di concerto con il Ministro per la pubblica
amministrazione e l’innovazione, del 9 luglio 2009, recante
l’equiparazione tra diplomi di laurea del vecchio ordinamento, lauree
specialistiche e lauree magistrali per la partecipazione ai pubblici
concorsi;
Visto il decreto del Ministro dell’interno 30 giugno 2003, n.
198, contenente «Regolamento per i requisiti di idoneita’ fisica,
psichica ed attitudinale di cui devono essere in possesso i candidati
ai concorsi per l’accesso ai ruoli del personale della Polizia di
Stato e gli appartenenti ai predetti ruoli»;
Visto il decreto del Ministro dell’interno 13 luglio 2018, n.
103, recante «Regolamento recante norme per l’individuazione dei
limiti di eta’ per la partecipazione ai concorsi pubblici per
l’accesso a ruoli e carriere del personale della Polizia di Stato»,
e, in particolare, l’art. 3;
Visto il proprio decreto del 17 luglio 2018, recante «Disciplina
dei concorsi per l’accesso alle carriere dei funzionari di polizia,
dei funzionari tecnici di polizia, dei medici e dei medici veterinari
di polizia e per la promozione a vice questore aggiunto della Polizia
di Stato»;
Considerato che, nell’ambito delle classi di laurea magistrale e
specialistica di cui ai citati decreti ministeriali 16 marzo 2007 e 9
luglio 2009, le caratteristiche di cui al citato art. 3, commi 1 e 2,
del decreto legislativo n. 334 del 2000, come modificato da ultimo
dall’art. 7, comma 1, lettera c), del citato decreto legislativo n.
172 del 2019, sussistono nella laurea magistrale a ciclo unico in
giurisprudenza (LMG-01), nella laurea specialistica in giurisprudenza
(22/S) e nella laurea specialistica in teoria e tecniche della
normazione e dell’informazione giuridica (102/S) e che a queste
ultime e’ equiparata esclusivamente la laurea in giurisprudenza
(ordinamento previgente al decreto del Ministro dell’universita’ e
della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509);
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28
dicembre 2020, recante autorizzazione alle assunzioni a tempo
indeterminato nelle Forze di polizia ad ordinamento civile e militari
per l’anno 2020, ai sensi degli articoli 35, comma 4, del decreto
legislativo n. 165 del 2001, e successive modificazioni, e 66, commi
9-bis e 10, del decreto-legge 15 giugno 2008, n. 112, convertito, con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e successive
modificazioni;
Visto il decreto del Capo della Polizia – Direttore generale
della Pubblica Sicurezza pro tempore datato 23 febbraio 2021, recante
determinazione del numero dei posti da mettere a concorso per la
presente procedura;
Considerata la necessita’ di bandire un concorso pubblico, per
titoli ed esami, per l’assunzione di centotrenta commissari della
Polizia di Stato;
Decreta:
Art. 1
Posti a concorso
1. E’ indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per
l’assunzione di centotrenta commissari della carriera dei funzionari
della Polizia di Stato, aperto ai cittadini italiani in possesso dei
requisiti di cui all’art. 3.
2. Nell’ambito dei posti di cui al comma 1 del presente articolo,
sono riservati, ai sensi dell’art. 3, comma 4, del decreto
legislativo 5 ottobre 2000, n. 334, e successive modificazioni, fermo
restando il possesso del prescritto diploma di laurea e degli altri
requisiti di cui all’art. 3 del presente bando:
a) tredici posti al personale della Polizia di Stato
appartenente al ruolo degli ispettori, o al ruolo direttivo, ai sensi
dell’art. 2, comma 1, lettera ii), n. 5), del decreto legislativo 29
maggio 2017, n. 95, e successive modificazioni;
b) tredici posti al restante personale della Polizia di Stato,
con un’anzianita’ di servizio effettivo non inferiore a cinque anni.
Fonte: Gazzetta ufficiale