Attualità In primo piano

Roma, Olimpiadi: il Codacons presenta un progetto di salvaguardia della Capitale

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin

 Dopo i clamorosi e inattesi risultati del sondaggio sulle Olimpiadi a Roma realizzato dal centro studi del Codacons, che vede l’85% dei romani favorevoli ai giochi olimpici nella capitale, l’associazione annuncia oggi un deciso cambio di rotta sul tema, ma solo a condizione di un vero e proprio progetto strutturale per trasformare le Olimpiadi in una possibilità di ricchezza per i cittadini e salvezza per le periferie romane.
Progetto che sarà illustrato lunedì 21 settembre alle ore 12 nel corso di una conferenza stampa organizzata dal Codacons cui sono stati invitati: il Sindaco Raggi,  il presidente Coni, Giovanni Malagò, il Prefetto di Roma, il Presidente del Consiglio , Confindustria e Confcommercio.
“Su precisa richiesta dei romani abbiamo deciso di appoggiare la candidatura della capitale, ma solo a precise condizioni – spiega il presidente Carlo Rienzi – Tutte le perdite economiche della capitale legate ai giochi dovranno essere a carico degli sponsor, ossia di quelle aziende che sponsorizzano il proprio marchio durante le Olimpiadi. Serve poi una “legge olimpica” approvata dal Parlamento che preveda una joint-venture tra le federazioni sportive e i marchi commerciali, e un piano di “adozione” di 15 periferie romane con il quale imprese e Coni si obbligano a creare servizi, strutture ricettive, spazi verdi e una rete di trasporti efficienti in 15 quartieri della capitale particolarmente degradati”.
Il tutto in 24 mesi, con procedure agevolate e sotto il rigido controllo dell’Anac, prevedendo pesanti sanzioni, proporzionali ai bilanci degli sponsor, in caso di ritardi e inadempienze.
In tal senso il Codacons ha inviato una formale richiesta al sindaco Virginia Raggi, affinché convochi una conferenza dei servizi in base all’art. 14 della legge 241/90, con CONI , la Presidenza del Consiglio, Confindustria, Confcommercio, federazioni sportive, allo scopo di giungere ad un accordo tra tutte le parti in causa che escluda rischi economici e danni per Roma e per i cittadini e porti a una riqualificazione certa delle periferie.