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L’annata 2015-16 è stata semplicemente straordinaria per il Frascati Scherma, sicuramente “storica” per l’abbinata della vittoria dello scudetto per club (che mancava da dodici anni) e della prima medaglia olimpica individuale (grazie al fiorettista Daniele Garozzo). Un’annata definita irripetibile da alcuni, ma anche l’inizio di questa promette meravigliosamente bene.
In due diversi appuntamenti di Coppa del Mondo Under 20 in giro per il pianeta Lucia Lucarini e Arianna Pappone sono salite sul podio. La prima, che da questa stagione è a tutti gli effetti un’atleta tesserata del Frascati Scherma (dopo il periodo di collaborazione, che prosegue comunque, con l’Accademia Terni), ha sbaragliato la concorrenza nella prova di sciabola femminile disputata a San Jose (Costa Rica) chiudendo la sua perfetta esibizione con la vittoria in finale nei confronti della statunitense Kara Linder col punteggio di 15-9. «Iniziare la stagione come numero uno del ranking mondiale è sicuramente un peso – ha dichiarato la Lucarini – La trasferta in Costa Rica, inoltre, mette sempre a dura prova per il jet-lag che ti lascia frastornata e infatti la fase dei gironi l’ho fatta un po’ sotto tono. Alle dirette ho sperimentato una sorta di nuova tecnica che è nata quasi per caso: non avendo il maestro Aquili a fondo pedana, ho pensato di inviargli i video degli assalti delle mie successive avversarie e lui mi mandava i consigli tramite whatsapp. Direi che ha funzionato alla grande… In questa prova di Coppa del Mondo mi sono tolta dalle scarpe due sassolini: il primo con la Tartakovski che mi aveva fatto uscire per gli 8 lo scorso anno a Dourdan e il secondo con Kara Linder che mi aveva privato della gioia della vittoria due anni fa a Konin. In questa gara ho sperimentato sul campo le nuove regole Fie e ho constatato che, rispetto al passato, siamo in balia delle decisioni arbitrali e questo mi lascia molte perplessità. Il mio inizio dell’anno – ha concluso la sciabolatrice – è senza dubbio positivo, ma la stagione è ancora lunga e si deve continuare a lavorare con intensità sempre maggiore».
Un grande risultato, sempre nella categoria Under 20, è arrivato anche dalla prova di fioretto femminile di Coppa del Mondo disputata a Budapest (Ungheria). Arianna Pappone, infatti, si è arrampicata fin sul terzo gradino del podio sfoderando una prestazione tutta grinta e concentrazione. Dopo aver vinto ai quarti il derby italiano con Maria Teresa Pacelli (sconfitta 15-12), la Pappone si è fermata solo in semifinale al cospetto dell’impronunciabile russa Adelya Abdrakhmanova che si è imposta col punteggio di 15-10. Ma il terzo posto di Arianna è decisamente un risultato che fa ben sperare per i prossimi appuntamenti stagionali.