Fuochi d’artificio nei cieli di Roma a orari strani e senza coincidenza con particolari feste. Il fenomeno è stato segnalato in varie parti della Capitale: da Ostia all’Eur, fino a Pigneto e Bravetta. Ma cosa significano? Un’ipotesi è quella che ha spiegato Maricetta Tirrito, portavoce del Cogi, il Comitato collaboratori di Giustizia: “Potrebbero essere dei segnali mafiosi”. Dunque, l’ipotesi in ballo è quella che si tratti di alcuni particolari messaggi in codice.
Leggiamo insieme le sue parole relative a qualche tempo fa su un fenomeno che sta incuriosendo sempre più romani, che si chiedono il motivo di questi fuochi d’artificio improvvisati. Ovviamente, ricordiamo che la sua è soltanto un’ipotesi basata su una “particolare” coincidenza.
Tirrito: “Ore 19, fuochi d’artificio: l’Ucciardone ‘chiama’ Ostia?”
La coincidenza è di quelle che fanno tremare i polsi. Alle 19, in contemporanea, davanti al carcere dell’Ucciardone a Palermo e nel cielo di Ostia, all’altezza della Cristoforo Colombo, sono ‘inspiegabilmente’ apparsi una serie di fuochi d’artificio. Non c’è ricorrenza, festa o appuntamento che giustifichi in piena emergenza Covid questi episodi, ma resta un’ipotesi, quella dei segnali mafiosi, dei codici per inviarsi i messaggi”.
A segnalare la cosa è Maricetta Tirrito, portavoce del Cogi, il Comitato collaboratori di Giustizia, che già nelle scorse settimane ha evidenziato l’escalation di questo tipo di segnalazioni mafiose che, pian piano, si stanno affacciando nella Capitale. Un vero e proprio codice da interpretare, per i motivi più diversi: dal passaggio di un carico di droga al transito di un boss.
“E’ solo un caso? E perché proprio l’8 aprile alle 19 avrebbero dovuto essere sparati questi fuochi, in assenza di qualunque tipo di festa pubblica od opportunità privata? E perché proprio in contemporanea? Il fatto che i due episodi siano collegati rappresenta per adesso solo un dubbio, ciò che invece è una certezza è la necessità di investigare sui reali motivi di questi strani episodi.