La nota di Acli Roma
“Il tentativo di suicidio di una giovane lavoratrice che aveva perso il proprio impiego ad Ariccia è un campanello di allarme di un profondo malessere che inizia ad insinuarsi nel tessuto delle nostre comunità. Purtroppo non è il primo caso, e dobbiamo impedire che gli effetti del virus vengano tragicamente amplificati dalla disperazione e dallo scoraggiamento della perdita del posto di lavoro”.
E’ quanto dichiara Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia.
“Stiamo per riprendere la nostra vita normale – aggiunge Borzi- ma, anche in vista della fine del blocco dei licenziamenti e delle misure di sostegno, credo sia quanto mai urgente convocare a Roma e nella provincia un focus sul lavoro, un momento di riflessione comune che coinvolga istituzioni, sindacati, organizzazioni datoriali, organizzazioni sociali e tutti i soggetti interessati a rimettere in cima alle priorità il lavoro dignitoso, perché il tema dell’occupazione sta diventando sempre di più un’emergenza oltre che economica anche sociale”.