Vendere il proprio oro rivolgendosi al mercato degli intermediari, senza rischiare e rispettando le regole. Negli ultimi anni il settore era cresciuto notevolmente raggiungendo picchi elevati: da qualche tempo il mondo dei compro oro ha visto una battuta di arresto che ha portato al cambiamento morfologico di queste attività, oggi più improntate a fornire una rete di servizi più ampia.
Tuttavia sono tanti i consumatori che hanno desiderio o necessità, perché spesso si parte proprio da un bisogno, di vendere il proprio oro. Vediamo quali sono le regole prendendo ad esempio il caso di chi volesse vendere oro a Roma.
Il primo step, fondamentale, è quello di rivolgersi a centri autorizzati e quindi iscritti al registro dei compro oro. In alternativa ci si può affidare ad una attività che sia registrata come banco metalli, fattore che offre anche ulteriori servizi e garanzie.
Prima di recarsi a vendere presso un qualsiasi centro poi sarebbe bene controllare preventivamente dati relativi a pesatura e quotazione, soprattutto nella propria città (in questo caso, Roma). L’operazione dovrà poi essere registrata regolarmente, previa presentazione del proprio documento di identità, sull’apposito registro delle compravendite di oggetti preziosi usati. Il registro è consultato poi dalle rispettive questure.
Attenzione poi al metodo di pagamento ed alla soglia di uso del contante, che cambia spesso in base alla legge: attualmente ad esempio è di 999 euro, quindi ogni pagamento maggiore di questa cifra non potrà avvenire con denaro contante, ma solo con metodi tracciabili come bonifici bancari o assegni.
Come si calcola il prezzo dell’oro? Capita spesso di passare davanti ad una vetrina di un compro oro e leggere una determinata quotazione dell’oro usato, allettante al punto che si è invogliati ad entrare, salvo poi ritrovarsi tra le mani una proposta inferiore per i propri preziosi: ciò dipende dal fatto che la quotazione che viene promossa si riferisce, anche per attirare i passanti, all’oro a 24 carati. Quindi quello più puro e di valore. il proprio oro potrebbe avere una percentuale inferiore e corrispondere quindi ad una quotazione più bassa.