La digitalizzazione e l’innovazione tecnologica sono due cardini fondamentali per la ASL di Frosinone immaginata dalla Direzione strategica affinché la nostra Provincia diventi un luogo di cura di prossimità, vicino ai cittadini utenti che non devono più recarsi fuori provincia con aggravio di costi e stress.
Le installazioni non sono mere sostituzioni di apparecchiature perché sono strumenti di altissima prestazione inseriti in nuovi percorsi di cura.
Oggi, giovedì 27 maggio, l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, e la Direttrice generale ASL, Pierpaola D’Alessandro, inaugurano la Risonanza Magnetica e l’Acceleratore all’Ospedale SS. Trinità di Sora; la nuova risonanza e la TAC a 128 strati e la nuova audiometria pediatrica all’Ospedale Santa Scolastica di Cassino e il nuovo hub vaccinale Stellantis a Piedimonte San Germano.
A Sora: Risonanza Magnetica – Acceleratore
L’acceleratore serve per costruire gli isotopi con cui si fa la radioterapia: nel Polo oncologico della ASL si possono fare oggi le terapie che fino ad ora non era possibile effettuare nel territorio ciociaro. La radioterapia sarà un fiore all’occhiello in tutto il percorso oncologico rinnovato.
A Cassino: TAC – Risonanza Magnetica – Audiometria pediatrica
L’audiometria pediatrica, per lo screening di 2 livello dei bimbi da 0 a 12 anni. Un sistema innovativo per potenziali evocati ed otoemissioni di tipo clinico; un sistema video per audiometria comportamentale per audiometria infantile e un impedenzometro diagnostico di ultima generazione.
L’ABR, anche noto come potenziali evocati uditivi tronco-encefalici, è una indagine diagnostica oggettiva necessaria per dimostrare la presenza di una sordità/deficit uditivo, nonché il tipo di sordità, in pazienti non collaboranti, come ad esempio i bambini molto piccoli. «Ѐ il primo servizio di questo tipo alla ASL di Frosinone che si attesta come uno dei pochissimi centri per l’audiometria pediatrica nella Regione Lazio – commenta il dott. Eugenio Maria Giangrande – i nostri cittadini non dovranno più recarsi altrove».
Le apparecchiature non sono un nodo a sé stante, ma sono la parte di un mosaico tecnologico e organizzativo che, iniziato a novembre 2020, passa anche attraverso la Telemedicina e l’innovazione digitale degli strumenti di cura. L’alta tecnologia per la diagnostica serve anche al cambiamento dei modelli dell’offerta di cure, come ad esempio fa la Telemedicina nelle varie declinazioni: televisite, telemonitoraggio, teleassistenza, teleriabilitazione.
Tutta l’alta tecnologia si integra facilmente con questi nuovi modelli di assistenza e cura, per questo nel sistema ASL di Frosinone è in atto l’ integrazione dell’attività sanitaria tradizionale nell’azienda con la Telemedicina, coordinando tutti i processi, le persone e la tecnologia.
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Uno dei primi progetti che vedono la luce è quello della Telecardiologia: dalle Case della Salute alle strutture ospedaliere. «L’obiettivo è fare in modo che l’azienda della Asl di Frosinone diventi leader nazionale anche in questo settore – afferma il dott. Sergio Pillon, coordinatore della trasformazione digitale della Asl di Frosinone – prendersi cura prima di curare, questo è l’obiettivo della Telemedicina».
L’ASL di Frosinone ha chiesto e ottenuto dalla Regione, nell’ambito dei fondi POR FESR della Comunità Europea, un finanziamento di circa 7 milioni di euro per investimenti in alta tecnologia, e 4 milioni di euro per la media e bassa tecnologia, ripartiti tra gli ospedali di Frosinone, Alatri, Sora, Cassino e le Case della Salute.
Fiore all’occhiello del’investimento tecnologico è anche l’umanizzazione delle sedi erogative. In tutti gli Ospedali, la sede erogativa dell’esame è pensata per abbattere ansie e timori nonché claustrofobie, con l’installazione di luci e trompe-l’oeil.
Foto di repertorio