“La vicenda di Chiara è un esempio della scuola che non vogliamo perché siamo convinti che debba essere il luogo per eccellenza di accoglienza e integrazione soprattutto nei confronti degli alunni con disabilità”.
E’ quanto dichiara la redazione di Romasociale.org in merito alla vicenda di Chiara, ragazza disabile che non può frequentare a tempo pieno la scuola Levi-Montalcini di Roma perché non le hanno ancora assegnato una delle due insegnanti di sostegno che la dovrebbero accompagnare durante l’anno scolastico.
“Il nostro impegno professionale – aggiunge la nota – ha come obiettivo non solo quello di promuovere lo studio e la scienza tra le nuove generazioni, ma lavora anche per fare in modo che la scuola sia un luogo di vera educazione civica dove chi è più fragile venga veramente tutelato e sostenuto”.
“Non si può pensare – conclude la nota – di aprire una scuola e dare il via all’anno scolastico senza che vengano garantiti i diritti di base a tutti gli alunni soprattutto se disabili. Non è accettabile per la Capitale di una nazione democratica e solidale come l’Italia. Alla famiglia di Chiara va la nostra più sentita solidarietà e il nostro incondizionato sostegno”.