Salute e benessere

Cancro e bevande gassate: c’è una connessione? Secondo un recente studio, la risposta è sì

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Non solo cani: anche le formiche riconoscono in anticipo i tumori sugli uomini? Uno studio sta approfondendo questa possibile scoperta

Ci sono anche le bevande gassate dietro al cancro. Sebbene siano sulle nostre tavole, uno studio dimostra che anche le bevande gassate possono favorire lo sviluppo del cancro all’intestino per le donne sotto i 50. I ricercatori hanno scoperto un forte legame tra il consumo di bibite frizzanti e le probabilità di sviluppare il tumore.

Bere bevande gassate regolarmente può essere un importante fattore di rischio per lo sviluppo del cancro del colon-retto, in particolare nelle donne under 50. L’allarmante dato arriva da un nuovo studio condotto presso la Washington University School of Medicine, negli USA, che rileva un maggiore rischio per le persone giovanissime, dai 13 ai 18, che fanno un consumo pesante di questo tipo di bevande.

«A causa dell’aumento dei casi di carcinoma del colon-retto negli individui più giovani, l’età media per le diagnosi di questo tumore è calata da 72 a 66 anni», ha dichiarato la dottoressa Yin Cao, leader dello studio. «Questi tumori sono più avanzati e possiedono caratteristiche diverse rispetto a quelli della popolazione più anziana». In particolare, le più colpite sono le donne che consumano due o più bibite gassate o iperzuccherate al giorno.

Per loro la probabilità di rischio di sviluppare un cancro all’intestino, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è addirittura del doppio rispetto a chi non consuma questi drink. «Esiste un forte segnale che indica che un elevato apporto di zuccheri, soprattutto ad una giovane età, gioca un ruolo cruciale lungo il cammino nella vita adulta e nel rischio di sviluppare questo tumore prima di compiere i 50 anni».