Nell’ambito dei potenziati servizi volti al contrasto del crimine diffuso, i “Falchi” della Squadra Mobile hanno concentrato la loro attenzione su due cittadini di origini georgiane, a loro già noti che, con fare sospetto, camminavano nelle vie del quartiere Appio intenti ad effettuare dei “sopralluoghi” in alcuni palazzi. Una volta saliti in macchina li hanno pedinati a vista.
Ecco tutti i dettagli
Intuendo che i due potessero commettere dei reati, gli agenti hanno messo in atto un servizio di pedinamento da via Manlio Torquato dove sempre a bordo di una macchina, sono arrivati in via Antonio Pigafetta, dove, dopo aver parcheggiato, i due malviventi si sono allontanati a piedi distanziandosi di vari metri tra loro ma rimanendo sempre in contatto telefonico.
Con passo spedito e con fare circospetto, si sono diretti verso un portone in zona Garbatella dove uno faceva accesso nello stabile e l’altro rimaneva sulla via per fare da “palo”. Pochi minuti e il primo è uscito con passo spedito, dirigendosi verso l’autovettura dove l’attendeva il complice che lo aveva seguito a vista; motivo per il quale gli agenti hanno deciso di intervenire e fermarli.
Durante le fasi del controllo, alcuni degli agenti hanno effettuato un sopralluogo all’interno del palazzo constatando che su diverse serrature era stato applicato un filo di colla trasparente, utilizzato per monitorare la frequenza di accesso dei proprietari all’interno delle abitazioni – espediente utilizzato dai georgiani per programmare un accesso “sicuro” alle abitazioni.
Arrivati al 5 piano della palazzina i poliziotti hanno immediatamente notato che la serratura di un appartamento aveva della colla inserita all’interno, altra tecnica utilizzata per il bloccaggio e detta “Key Bumping”, che consente di aprire la serratura con un semplice cacciavite.
Tornati dagli altri colleghi, i due, che nel frattempo erano stati identificati per B.V. 40enne e K.T. 45enne, georgiani ed entrambi con precedenti di polizia anche specifici, sono stati perquisiti. Il controllo personale dava esito positivo, infatti a K.T.., nella tasca posteriore destra dei pantaloni è stato rinvenuto 1 tubetto di colla , 9 chiavi a cilindro europeo e 1 chiave a cilindro europeo non punzonata e lavorata. Controllo esteso anche alla macchina dove i poliziotti hanno rinvenuto 5 cacciaviti di diverse misure, 1 chiave inglese, 1 leva puntine metalliche, 1 tubetto di colla aperto, 1 set di avvitamento con relativa chiave a cricchetto, 9 chiavi poligonali a bussola , 1 adattatore e 25 punte bit di varie tipologie e dimensioni.
LEGGI ANCHE – Zona Ostiense-Garbatella. Scomparso Antonio Colaprete: l’appello per ritrovarlo (AGGIORNATO)
Dichiarati in stato di arresto, sono stati associati presso le camere di sicurezza della locale Questura in attesa della direttissima.