Ci sono momenti in cui il nostro cervello grida costantemente “aiuto”. Questo perché, magari, stiamo attraversando un periodo della vita piuttosto complesso. Problemi a lavoro o in famiglia, la mancanza di un punto di riferimento o di certezze, l’abuso di determinate sostanze che sembrano farci bene, ma in realtà ci portano sulla strada peggiore. Il Coronavirus e l’isolamento dagli altri, poi, hanno portato ancora più disagio in ognuno di noi, dato che le nostre abitudini, amicizie e legami affettivi sono stati interrotti bruscamente per un anno intero. Per recuperare da questi stati di ansia, di malessere psicologico e, a volte, fisico, può essere una soluzione quella di farsi aiutare da alcuni esperti, che possano reindirizzarci sulla via giusta e farci tornare alla vita di un tempo. Ad esempio si potrebbe intraprendere un percorso di psicoterapia di gruppo a Roma, piuttosto che a Milano o a Firenze. Una tecnica interessante e quanto mai efficace, che proveremo a illustrarvi nelle prossime righe.
Cos’è e come funziona la psicoterapia di gruppo?
Spesso si sente parlare di psicoterapia di gruppo ma non si sa di cosa si tratti davvero. È una delle forme più diffuse e importanti di psicoterapia, nata all’incirca all’inizio del secolo scorso, e consiste in incontri di gruppo nei quali uno o più psicoterapeuti gestiscono i casi di più persone nello stesso momento. Solitamente vengono accolti nel gruppo tra gli 8 e i 12 pazienti contemporaneamente, con sedute che possono avere una cadenza di uno o anche più appuntamenti nel corso della settimana e sono della durata di circa 60 o 120 minuti. L’intero trattamento può durare tra i 6 mesi e l’anno, a seconda della gravità dello status psicologico dei pazienti in cura. Nella stanza, i partecipanti vengono di norma disposti in cerchio, seduti, e ognuno espone in fase di presentazione il proprio caso e la motivazione dell’aver intrapreso questo tipo di percorso. Il gruppo, poi, può essere aperto, ossia possono arrivare nuovi pazienti, o chiuso, cioè resterà così fino alla fine.
Quali sono i principali benefici della psicoterapia di gruppo?
Nonostante si possa pensare che esporre i propri problemi al solo psicoterapeuta sia meglio e più semplice da fare rispetto che a un gruppo di persone, in realtà non è affatto così. La psicoterapia di gruppo, infatti, ha diversi benefici che vanno messi in evidenza. Innanzitutto, il sentimento di uguaglianza che si crea tra i partecipanti: tutti sono sullo stesso piano e ognuno prova ad aiutarsi vicendevolmente, aumentando la fiducia verso il prossimo. L’ascoltare le storie altrui, poi, permette non solo di imparare a non giudicare l’altro e, di conseguenza, a non essere giudicati da terze persone, ma soprattutto consente di apprendere da quelli che sono stati gli errori degli altri, così da non fare lo stesso in futuro. Inoltre, il gruppo, dopo qualche seduta, viene a configurarsi come il proprio “branco”, ossia un rifugio sicuro, nel quale trovare solidarietà e certezze in un ambiente totalmente protetto. Tutti sono felici nel caso di progressi fatti dal singolo elemento e ci si sostiene a vicenda per superare anche le difficoltà che sembrano insormontabili. Inoltre, aumenta l’autostima, in quanto ogni paziente può essere modello di comportamento per gli altri, aiutandoli a ritrovare serenità e aprendo la mente su nuovi punti di vista. I vantaggi sono anche per lo psicoterapeuta, che potrà seguire più casi contemporaneamente. Dunque, la psicoterapia di gruppo non solo dà sostegno psicologico ma facilita anche la socializzazione, cosa fondamentale in tempi di lockdown, come quello indetto da Giuseppe Conte nel marzo del 2020, dato che ognuno di noi si è ritrovato improvvisamente isolato dagli altri per diverso tempo.