Hanno preso avvio questa mattina, 1° luglio 2021, le operazioni per liberare il campo nomadi “La Monachina”.
Sgomberi presso il campo nomadi La Monachina
Gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale, del Gruppo XIII “Aurelio”, GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana) e dell’Unità Spe (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale), stanno provvedendo con l’identificazione e l’allontanamento di coloro ancora presenti all’interno dell’area.
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Poco più di una decina le persone trovate all’interno dei moduli, che progressivamente vengono accolti dal personale dei servizi sociali per l’avvio delle procedure previste per l’assistenza alloggiativa.
Potrebbero seguire aggiornamenti.
La nota dal Campidoglio
Da oggi il campo rom La Monachina chiude. Prosegue così, a pieno ritmo, il percorso di superamento e chiusura dei campi rom presenti a Roma. Questa mattina gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale hanno iniziato le operazioni per l’uscita dal campo delle ultime persone rimaste all’interno. Seguiranno poi le operazioni di pulizia e smantellamento dell’area.
Delle 105 persone presenti all’inizio del percorso, 9 nuclei familiari (33 persone) sono usciti dal campo spontaneamente; 14 nuclei (48 persone), invece, hanno firmato il Patto di Responsabilità Solidale con il Comune di Roma.
Di questi, alcuni hanno fatto ricorso al mercato privato con un affitto, altri sono stati trasferiti temporaneamente in alloggi popolari destinati all’emergenza abitativa come prevede il progetto di cohousing del Comune di Roma “Dal campo al condominio”.
“Dopo Shiavonetti, Camping River, Foro Italico e l’Area F del campo rom di Castel Romano, oggi chiudiamo anche il campo di Monachina. È un altro obiettivo che abbiamo raggiunto e che conferma l’impegno dell’Amministrazione nel chiudere gli insediamenti presenti in città, mettendo fine a un sistema che favorisce la ghettizzazione, che fa spendere milioni di euro ogni anno alla città e che crea disagi per i cittadini. Pugno duro, quindi, contro chi delinque e assistenza per chi, invece, ha bisogno di aiuto. È il nostro modello, la ‘terza via’ basata su inclusione e rispetto della legalità, sulla tutela dei diritti e sul rispetto dei doveri”, dichiara la Sindaca di Roma, Virginia Raggi.
“Né assistenzialismo fine a se stesso, né la chiusura dei campi senza reali alternative. A Roma non spostiamo il problema di qualche centimetro ma mettiamo in campo una metodologia precisa, una progettualità, un sistema che porti a una reale inclusione per chi si impegna in un percorso di autonomia. Durante il percorso di superamento del campo di Monachina sono stati 370 i colloqui effettuati dai funzionari dell’Ufficio Rom Sinti e Caminanti, oltre a quelli portati avanti dall’ente gestore, secondo la metodologia prevista dal Piano Rom che si basa sull’approccio uno a uno, come strumento motivazionale e di riflessione per un gruppo di persone che per anni ha subito solo interventi di contenimento, puramente assistenziali”, dichiara la delegata all’inclusione, Monica Rossi.
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