Il Todis Lido di Ostia Futsal è pronto all’esordio. Accadrà sabato sul difficile campo del Real Ottaviano e per i ragazzi dei presidenti Mastrodonato e Gastaldi sarà subito un esame duro.
«Personalmente so poco del nostro primo avversario ufficiale – dice l’universale classe 1993 Carlo Sordini, uno dei nuovi arrivati nel gruppo lidense – Ambiente caldo? Sicuramente andremo a giocare su un campo difficile, ma l’ambiente pesa fino a un certo punto se la partita si indirizza in una certa maniera».
Sordini non si nasconde quando parla degli obiettivi stagionali della sua nuova squadra. «La società ci ha chiesto di migliorare il quarto posto della scorsa stagione ed avere questo tipo di pressioni, per un gruppo, è sicuramente un bene».
Lui è reduce dalla vittoria del campionato di serie B con la maglia della Capitolina quindi sa come si affronta questa categoria puntando al massimo. «Per vincere servono tante componenti: la coesione del gruppo, tanto lavoro, la mentalità vincente e anche un pizzico di fortuna. Il Lido di Ostia ha tutto per stare in alto, poi vedremo questo cosa significherà».
I risultati un po’ altalenanti delle amichevoli non condizionano il suo giudizio sulla squadra di Matranga. «Il calcio che conta è quello dei tre punti. Questo gruppo è stato rivoluzionato in estate – sottolinea Sordini – e dunque serve un po’ di tempo per conoscerci e riuscire a formare un vero spirito di squadra».
Quando gli si chiede di indicare una percentuale sull’attuale stato di forma del Lido di Ostia che si “incammina” verso l’esordio in campionato, il talentuoso universale ex Capitolina non si sbilancia. «Difficile dirlo. La squadra ha lavorato bene durante la preparazione anche se purtroppo ultimamente abbiamo avuto qualche infortunio di troppo».
Sordini è stato uno dei colpi di mercato del Lido di Ostia. «Sento la responsabilità di far bene, ma sono certo che è così anche per tutti gli altri miei compagni. Tutti noi, dal primo all’ultimo, dobbiamo dare il nostro contributo».
L’ex Capitolina, tra l’altro, vorrebbe tornare a vestire quell’azzurro già indossato sia con l’Under 21 che con la Nazionale maggiore. «Solitamente dopo un Europeo o un Mondiale si riparte sempre con qualche novità. Giocare in serie B non è un impedimento, è chiaro che la mia speranza è quella un giorno di tornare a vestire la maglia dell’Italia».