Due diverse vicende che hanno richiesto l’intervento dei Carabinieri a Ferentino.
Evade dai domiciliari: fermato 35enne
Durante la scorsa nottata, a Ferentino, personale del N.O.R.M. del Comando Compagnia Carabinieri di Anagni, nell’ambito di un predisposto servizio per il controllo del territorio, teso a contrastare la commissione dei reati in genere, ha tratto in arresto un 35enne del luogo (già gravato da vicende penali in materia di sostanze stupefacenti ed altro), sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, poiché colto nella flagranza del reato di “evasione” dal domicilio ove stava scontando la predetta misura.
Nello specifico, l’arrestato è stato notato e poi fermato dai militari operanti mentre bivaccava davanti un esercizio pubblico del luogo, risultando inottemperante alla misura cautelare disposta dal GIP Tribunale di Frosinone. Ad espletate formalità di rito, l’uomo è stato trattenuto presso le camere di sicurezza, in attesa dell’udienza del rito direttissimo.
Ferentino, maltrattamenti in famiglia
Ieri, sempre a Ferentino, personale del locale Comando Stazione Carabinieri, ha tratto in arresto un 31enne del luogo (già gravato da vicende penali in materia di sostanze stupefacenti ed altro) poiché resosi responsabile del reato di “maltrattamenti in famiglia” ai danni della propria convivente.
In particolare, in base ad una prima ricostruzione di quanto accaduto nella giornata di ieri, l’arrestato al culmine di una lite avvenuta per futili motivi, all’interno della propria abitazione, avrebbe malmenato la compagna convivente, minacciandola anche di morte e danneggiando contestualmente anche le suppellettili.
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I militari, difatti, intervenuti prontamente a seguito di specifica richiesta ed appurato che la lite era ancora in atto, hanno preso subito contatti con la donna che, immediatamente posta in sicurezza, successivamente ha sporto regolare denuncia-querela per le violenze subite mentre, il compagno, anch’esso presente, è stato accompagnato in caserma e tratto in arresto. Ad espletate formalità di rito l’uomo, così come disposto dalla competente A.G., è stato accompagnato in abitazione diversa da dove conviveva con la vittima, in regime di arresti domiciliari.
Foto di repertorio