Ieri, a Ferentino, personale del locale Comando Stazione Carabinieri, traeva in arresto un 73enne (già gravato da vicende penali per reati contro la persona), in esecuzione dell’ordinanza emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone –Ufficio Esecuzioni Penali- , dovendo lo stesso espiare una pena residua, in regime di detenzione domiciliare, di anni 1 (uno) e mesi 10 (dieci) per i reati di “omicidio colposo” e “violazioni delle norme in materia di detenzione di armi”, commessi nel 2015, sempre a Ferentino.
I fatti
Il provvedimento in argomento trae origine quando l’arrestato, il 9 settembre 2015, collocò una trappola esplosiva tra la sua proprietà e quella del terreno ove era stato rinvenuto il cadavere di un uomo che, poco prima, si era recato sul posto per eseguire un sopralluogo in occasione dell’approssimarsi della stagione di caccia al cinghiale . Nel camminare purtroppo azionava, involontariamente, il dispositivo di cui sconosceva sia il posizionamento che l’esistenza, venendo attinto mortalmente all’arteria femorale.
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Dopo le formalità di rito, l’uomo veniva tradotto presso il proprio domicilio, così come disposto dalla competente A.G.