Covid: l’Italia è ventisettesima nella classifica Bloomberg. In termini di gestione delle restrizioni e impatto sull’economia, è riuscita a fare meglio solo la Norvegia. La Germania? In 12esima posizione.
L’Italia è ventisettesima nella classifica di Bloomberg, dietro al Giappone. Rispetto a molti paesi, in tempi di pandemia, il Bel Paese ha avuto più restrizioni, il che ha pesato negativamente sull’economia. La classifica ha lo scopo di mostrare «dove il virus viene gestito in modo più efficace e con il minimo disagio sociale ed economico».
Oltre al numero di contagi e decessi, al tasso di vaccinazione e alla qualità del sistema sanitario, Bloomberg ha anche guardato quante persone fanno nuovamente la spesa o stanno andando al lavoro, quali sono le restrizioni per la vita sociale ed economica, e quanti i voli che hanno ripreso a solcare i cieli.
In Italia hanno pesato misure più severe come queste: lockdown, restrizioni pesanti su chiusure, orari e confinamento a casa, chiusura o l’ingresso scaglionato in uffici e scuole per un lungo periodo del 2020, cancellazione degli eventi pubblici, restrizioni negli incontri con più persone, stop del trasporto pubblico. Insomma, più regole e meno cambiamenti.
La Norvegia è il nuovo numero 1 nella classifica di resilienza al Covid di Bloomberg. Il suo governo è stato uno dei primi ad adottare rigide misure contro il Covid, nella primavera del 2020 e, come hanno fatto altri, ha chiuso i propri confini. «La Norvegia è campionessa europea nella gestione del Covid», ha esultato il quotidiano “Verdens Gang” nell’autunno 2020. Dopo di che, però, i contagi sono aumentati di nuovo. La Norvegia ha beneficiato pure delle sue dimensioni, che hanno permesso il mantenimento delle distanze sociali.
Con 5,4 milioni di abitanti, è un po’ più grande della Germania, ma ha solo un 15esimo della popolazione. La Germania è arrivata dodicesima nella classifica Bloomberg. Oltre a Norvegia e Svizzera, anche Nuova Zelanda, Francia, USA e Austria se la cavano meglio. In fondo alla classifica, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, il Bangladesh, Filippine, Argentina, Sud Africa, Malesia e, dulcis in fundo, l’Indonesia che si aggiudica il podio, ma quello dei peggiori (53esimo posto). E anche se alcune parti del mondo, conclude il rapporto Bloomberg, ora si godono il ritorno dei viaggi estivi, attende una stagione fredda cruciale. “L’inverno nell’emisfero settentrionale sarà il prossimo grande test per vedere quanto siano stati efficaci gli alti livelli di vaccinazione”, ha affermato Peter Collignon, professore di malattie infettive presso la Australian National University Medical School di Canberra.
“Con il cambiamento dei dati, cambierà anche la classifica: continueremo ad aggiornare l’immagine ogni mese, man mano che si evolve.”