La Polizia di Stato, dall’inizio dell’anno, ha provveduto a scortare i furgoni, facenti capo ad un noto Corriere Internazionale, che venivano utilizzati nel trasporto dei vaccini per la prevenzione del Covid-19, che sono giunti dall’estero, via Aerea a Ciampino, in grosse quantità al fine di assicurare l’approvvigionamento da parte di varie Regioni italiane.
La vicenda
E’ stato proprio nel corso del suddetto servizio di prevenzione che sono emersi i primi elementi che hanno spinto gli investigatori della Polizia di Frontiera ad esperire una complessa attività di indagine, in esito alla quale è stato scoperto un traffico di merce rubata hi-tech.
Infatti, a seguito di numerose denunce di furto, in particolare di costosi telefoni cellulari di ultima generazione, la Squadra di Polizia Giudiziaria dell’Aeroporto di Ciampino, ha predisposto negli ultimi periodi mirati servizi investigativi volti alla ricerca degli autori di tali furti, perpetrati in danno del Corriere Internazionale.
La sistematicità di tali episodi ha indotto gli investigatori ad attenzionare le procedure di scarico della merce dagli aeromobili.
Lo svolgimento delle predette attività investigative, delegate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno permesso, di individuare un 50enne italiano, operaio specializzato nelle operazioni sottobordo, dipendente di una ditta operante a Ciampino.
In particolare, l’uomo aveva ideato un sistema ingegnoso per evitare di essere scoperto: mentre le operazioni di scarico si concentravano e si velocizzavano sui contenitori che trasportavano i preziosi vaccini anti-covid, l’altra merce veniva temporaneamente “parcheggiata” sottobordo l’aeromobile e, proprio in quel frangente, l’operaio con estrema destrezza prelevava i preziosi smartphone.
Nella rete degli investigatori sono finiti anche tre ricettatori: il primo acquistava “sottocosto” i prodotti dall’operaio, mentre gli altri due provvedevano a “sistemare” e ripulire gli oggetti rubati vendendoli direttamente ad un noto Store di Telefonia/Computer della zona di Ostiense.
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Il valore della merce fino ad oggi sottratta si aggira intorno ai 30.000 €uro; nel corso dell’attività posta in essere, la Polizia di Stato ha recuperato al momento parte della merce trafugata.
Per quanto riguarda l’attività commerciale, poiché sono emerse inadempienze anche di natura amministrativa, la stessa è stata provvisoriamente chiusa per 5 giorni e i titolari denunciati per il reato di ricettazione.
Per gli agenti della Polizia di Frontiera di Ciampino non vi è dubbio che quanto accaduto rappresenti una prassi consolidata, da parte di personaggi dediti in concorso al furto ed alla ricettazione di materiale tecnologico, in particolare di prodotti molto costosi e di facile immissione nel mercato “parallelo”.