Ancora una giornata difficile per le squadre di soccorso impegnate nella lotta contro il fuoco che da ieri sta devastando la vegetazione e il bosco dell’area che va dalla riserva di monte Catillo, sino alla zona del quartiere del bivio di San Polo.
Aperta l’unità di crisi locale a Tivoli
Tre gli elicotteri e due i canadair che hanno coadiuvato per tutta la giornata le tante squadre dei vigili del fuoco e delle associazioni di protezione civile intervenute ininterrottamente sin dalle prime ore della mattina. Aperta nella sede del Coc (il centro operativo comunale della protezione civile), in via di Monte Vescovo, l’unità di crisi locale dei vigili del fuoco (Ucl), dove collaborano al coordinamento dello spegnimento dell’incendio anche gli uomini della protezione civile.
Da una prima stima – che verrà affinata quando sarà possibile effettuare un calcolo definitivo e in sicurezza – l’area distrutta all’interno della riserva è di circa cinque chilometri quadrati. Diversi i manufatti e le case di campagna andati perduti nelle ore scorse. Un lavoro difficoltoso anche oggi perché il fuoco ha continuato la sua corsa per diverse ore spinto dal vento, sino a essere domato e attualmente sotto controllo ovunque, eccetto che nella zona dei monti Lucretili, sovrastante via della Prece. Questa l’area più complessa e da attenzionare in modo particolare nelle ore notturne perché il fuoco può minacciare le abitazioni e le stalle presenti. Per questa ragione l’attenzione dei vigili del fuoco e delle numerosissime squadre di protezione civile resteranno a presidiare.
Il lavoro dei mezzi aerei, andato avanti sino all’imbrunire, è stato fondamentale per aiutare le squadre impegnate a terra. Vigili del fuoco, volontari della protezione di civile di Tivoli, dei Comuni limitrofi di Roma e della Città metropolitana di Roma Capitale sono intervenuti incessantemente. Per tutta la giornata di oggi le operazioni si sono concentrate prevalentemente intorno all’area della prestigiosa sughereta, nella riserva di Monte Catillo, sino all’area del bivio di San Polo, dove le fiamme sono state particolarmente alte e violente, alimentate dal vento. Questa notte a presidio delle abitazioni ci saranno diverse squadre di vigili del fuoco con i loro mezzi, autobotti e pick up, più otto squadre della protezione civile (tra pick up, autobotti e circa una trentina di volontari). Pronti a intervenire di nuovo domattina, alle prime luci del giorno, i mezzi aerei, sotto il coordinamento del direttore dell’operazione di spegnimento dei vigili del fuoco (Dos).
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«Al momento la situazione sembra essere sotto controllo», spiega il sindaco Giuseppe Proietti, sul posto dalla mattina di oggi, «grazie al lavoro dei soccorritori e delle associazioni, che si sono prodigate senza sosta: vigili del fuoco, protezione civile tiburtina, dei Comuni vicini e di Roma, carabinieri, polizia locale. Sappiamo però che il fuoco è imprevedibile, soprattutto con le alte temperature e il vento complice della propagazione delle fiamme. Per questa ragione l’attenzione delle squadre, ora coordinate dall’unità di crisi locale (Ucl), resterà massima anche nel corso della notte. Rinnovo il mio appello ai cittadini a comunicare eventuali anomali, o movimenti particolari notati nella notte tra mercoledì e giovedì, quando l’incendio si è propagato all’interno della riserva».