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Dove può arrivare la nuova Roma di Mourinho?

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Estate di grandissime novità in casa Roma. I giallorossi, reduci da una stagione fallimentare in cui hanno mancato la qualificazione alle principali coppe europee, si sono affidati a José Mourinho per tornare a risalire la china. Sarà sufficiente per rientrare nella lotta Champions? Ma soprattutto. Come giocherà la nuova Roma dello Special One?

Al di là degli schemi e degli aspetti tattici, una cosa accomuna l’allenatore portoghese e i giallorossi: la voglia di riscatto dopo anni difficili e la determinazione a scalare le posizioni perse nelle ultime stagioni. Una scalata al vertice, quella della Roma, da seguire anche attraverso i bonus scommesse dei principali bookmakers, da sempre attenti alle possibili sorprese della Serie A.

Dai primi giorni di ritiro si è capito che lo schema di partenza della Roma 2021/20221 sarà il 4-2-3-1, tanto caro al portoghese fin dai tempi dell’Inter. Nelle idee del tecnico il ruolo che fu di Sneijder verrà ricoperto da Lorenzo Pellegrini. L’azzurro ha sia la visione di gioco che la corsa per ripercorrere le orme dell’olandese. Ai suoi lati agiranno come titolari Nicolò Zaniolo a destra e Mkhitaryan a sinistra con El Shaarawy e Carles Perez pronti a dare il cambio di passo dalla panchina.

Al centro dell’attacco il posto è già prenotato da Edin Dzeko. Borja Myoral non sembra ancora pronto per affrontare un’intera annata da titolare.

La mediana, almeno al momento, è un rebus. Jordan Veretout sembra l’unica certezza. Per l’altro spot di mediano Mourinho sta valutando le caratteristiche di Bryan Cristante e Gonzalo Villar ma sembra aver chiesto anche qualche rinforzo dal mercato. Se verrà accontentato ci potrebbe essere il sacrificio di Diawara, mai pienamente convincente in maglia giallorossa.

In difesa qualcosa andrà fatto, soprattutto sulle fasce. Spinazzola starà fuori a lungo e al momento l’unico laterale sinistro è Calafiori. A destra il titolare sarà Karsdorp ma manca un’alternativa di livello. Molto più coperta, invece, la zona centrale con Mancini, Smalling, Kumbulla e Ibanez a giocarsi due maglie. In porta ci sarà il nuovo arrivato Rui Patricio, portiere della nazionale portoghese.

Sicuramente quella che vedremo sarà una Roma camaleontica e in grado di adattarsi a ogni tipo di avversaria. Mou sta già provando anche il 4-3-3 come schieramento alternativo e in attacco vuole disporre i suoi con un particolarissimo 3-2-5. E tra i tre dietro uno sarà un centrocampista. A lui spetterà il compito di far partire l’azione con i due terzini pronti a salire al livello degli attaccanti in fase offensiva.

Il talento non manca, così come la determinazione dell’allenatore. Se tutto girerà per il verso giusto e se gli infortuni smetteranno di martoriare la rosa giallorossa, una delle prime quattro posizioni potrebbe essere alla portata.