Jacques René Berenguer fu il fondatore del famigerato Clan dei Marsigliesi. Non tutti sanno che il pericoloso criminale venne costretto a un esilio forzato di qualche giorno nella cittadina di Colleferro. Solo che non si comportò proprio bene…
Il Clan dei Marsigliesi è stata un’organizzazione criminale, di stampo mafioso, formatasi a Roma nel 1973 e disgregatasi verso la fine degli ottanta. Ha operato tra Francia e Italia durante la prima metà degli anni settanta. Ha avuto alleanze con la mafia corsa, con cosa nostra e la banda della Magliana. Tra le attività criminali del Clan si annoveravano traffico di stupefacenti, racket, gioco d’azzardo, usura, rapimenti, traffico d’armi e prostituzione. I soci fondatori furono Albert Bergamelli, Jacques Berenguer e Maffeo Bellicini. Grazie a loro, la criminalità nella Capitale fece un vero e proprio salto di qualità.
Quanto a Jacques Berenguer, fu un malavitoso ricercato dalle polizie di mezza Europa, e non solo, sin dagli anni sessanta. Berenguer arrivò a Roma nel 1971. Accusato di pluriomicidio, fugge dalla Capitale l’anno successivo. Nel 1981 venne condannato all’ergastolo. Morì nel 1990, nel carcere di Nizza.
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Dopo l’accusa di ergastolo, provò a giocarsi la carta della semi infermità mentale grazie alla complicità di alcune persone compiacenti. Nel giugno del ’79, fu costretto a un soggiorno obbligato a Colleferro dalla magistratura. L’allora Sindaco, il comunista Loris Strufardi, era contrario alla sua permanenza. Così come tutta la cittadinanza e i Sindacati. Questo perché venne scarcerato nonostante l’accusa di aver commesso almeno tre omicidi. Si scatenarono polemiche e vennero lanciati duri attacchi ad Almirante e Pannella.
La sua permanenza a Colleferro durò comunque soltanto dieci giorni. A fine mese, si presentò davanti il pretore di Velletri con l’accusa di aver violato il soggiorno obbligatorio. Questo perché nella tranquilla cittadina di provincia proprio non riusciva a starsene tranquillo e le autorità lo tolleravano poco. Era solito darsi a champagne e vizi vari nella zona e dintorni. Gli abitanti lo temevano. La risposta di Berenguer alle proteste della cittadinanza fu provocatoria: “Allora perché non mi ammazzate? Ammazzatemi e facciamola finita!“.
Dunque, il soggiorno a Colleferro del fondatore del Clan dei Marsigliesi non fu proprio tranquillo e la sua reazione vittimistica non fece che acuire le già aspre polemiche di un caso che diventò nazionale.