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Colleferro, l’Assessore Calamita: “Qualità aria e acqua pessime, il Comune prosegue nell’impegno per ribadire il No agli inceneritori”

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L’impegno dell’Amministrazione comunale per mantenere la parola con i cittadini prosegue. Mercoledì 5 ottobre, presso gli uffici della Regione Lazio, si terrà la prima conferenza dei servizi per il riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, AIA, degli inceneritori.

“A portare all’apertura di questo procedimento – sottolinea l’assessore all’ambiente Giulio Calamita – sono state le azioni condotte insieme alle associazioni ambientaliste di Colleferro. A seguito dell’atto di estensione della durata dell’AIA, emesso dagli uffici che si occupano di gestione dei rifiuti della Regione Lazio ed emesso a fine 2015, l’Amministrazione Comunale ha fatto ricorso al TAR insieme alle associazioni ambientaliste del territorio.

Oltre a contestare le anomalie di un atto che allungava la vita degli impianti di 5 anni malgrado il loro pessimo stato strutturale abbiamo ottenuto un riesame dell’AIA per esprimere la nostra contrarietà alla presenza dell’impianto sul territorio.

Dal momento della sua progettazione erano già emersi i pareri negativi dei tecnici. Non si può dimenticare il parere negativo della ASL che, giustamente, si preoccupa di garantire la qualità dell’acqua delle falde sottostanti e dell’aria, già appesantita da una cospicua presenza di industrie in un territorio che non presenta caratteristiche favorevoli di dispersione dei gas e delle forme di smaltimento illecite dei rifiuti industriali che tutti conosciamo.

I fatti più recenti, purtroppo, ci portano a ricordare che nelle falde sotto gli impianti sia stata rinvenuta la presenza di Cromo Esavalente, un contaminante molto pericoloso che si ipotizza sia fuoriuscito dalle attività condotte negli inceneritori e che Lazio Ambiente, in quanto proprietario del sito, ha il dovere di bonificare.

Ancor più recentemente riceviamo la notizia che la qualità dell’aria della Valle del Sacco è peggiorata ancora a causa di un trend negativo che dura da 5 anni. Ciò ha portato ad includere Colleferro nella Classe 1, ovvero quella di massimo rischio, al pari di Frosinone uno dei comuni peggiori d’Italia per la qualità dell’aria.

Se il parere dell’Asl fosse stato ascoltato oggi, probabilmente, il Cromo Esavalente lì non ci sarebbe e la qualità dell’aria della nostra città sarebbe un po’ migliore. Così non è stato, anche grazie alla complicità della politica dell’epoca.

Riguardo il declassamento della qualità dell’aria chiediamo urgentemente che venga riconvocato il tavolo della qualità dell’aria della Valle del Sacco. Su quel tavolo finalmente si è iniziato a discutere in modo serio di prevenzione, di contestualizzazione ambientale degli impianti ed inversione termica, il fenomeno che non permette agli inquinanti di disperdersi in atmosfera concentrandosi e diventando più pericolosi. La nostra proposta di riconvertire ad emissioni zero tutte le industrie possibili resta in piedi a partire soprattutto da quella del ciclo integrato dei rifiuti.

Il 5 ottobre questa Amministrazione Comunale, sarà chiamata a difendere la salute degli abitanti di un territorio ampio, complesso dal punto di vista ambientale, sanitario e sociale. Il parere che esprimeremo in sede di conferenza dei servizi sarà di contrarietà assoluta.

Dalla nostra avremo dati scientifici preoccupanti, la volontà di creare un ciclo dei rifiuti virtuoso diverso da quello attuale e l’esasperazione di una città che chiede altro per il suo futuro.

A questo punto non possiamo non ringraziare le associazioni ambientaliste, in particolare UGI e Retuvasa, per il contributo che hanno dato negli ultimi mesi a questa causa, sia da un punto di vista tecnico che sociale.

Sono proprio le associazioni ambientaliste che vogliamo tranquillizzare. Come sanno, sono in arrivo in consiglio comunale delle delibere dedicate all’ambiente per rimarcare ancora una volta la nostra volontà di dismettere gli impianti di incenerimento ed iniziare un percorso di risanamento della qualità dell’aria per questa città.

La nostra volontà è quella di condividere quegli atti con le Amministrazioni comunali della Valle del Sacco. Siamo sicuri che queste siano sensibili alle problematiche ambientali tanto quanto noi. Il momento di cambiare pagina è arrivato e lo si deve fare partendo dal miglioramento della gestione dei rifiuti, arrivando al rilancio della Valle e passando per la riduzione drastica delle emissioni inquinanti di ogni genere.

La necessità di cambiamento e giustizia ambientale dei cittadini oggi è più forte che mai e noi non vogliamo disattendere questo sentimento.