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Oscar Green 2021 a Nemi, Coldiretti premia i giovani imprenditori agricoli che hanno sfidato il Covid con le loro innovazioni

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Oscar Green 2021, Coldiretti premia i giovani imprenditori agricoli che hanno sfidato il Covid con le loro innovazioni

Doppio appuntamento oggi al Lago di Nemi per estrarre le anfore del vino “Caligola” dalle acque e a Genzano per le premiazioni dei finalisti in gara.

Granieri: “Il tema di quest’anno relativo alla “sfida al Covid” mette in evidenza capacità dei giovani di trasformare un problema in un’opportunità”

Andato in scena la creatività con gli Oscar Green 2021, il concorso di Coldiretti che ha premiato le idee innovative dei giovani agricoltori del Lazio. Il tema di questa edizione è stata la “Sfida al Covid”.

I progetti presentati dalle 39 aziende che hanno partecipato da tutta la regione, si sono sviluppati intorno alle difficoltà che la pandemia ha causato alle imprese e alla possibilità di trasformare i problemi in un’opportunità.

Un progetto, questo, tra quelli premiati agli Oscar Green 2020, che lo scorso anno si sono svolti nell’incantevole cornice del Castello Orsini a Nerola. In quell’occasione l’ideatore, Josè Amici, era arrivato in finale e quest’anno si riparte proprio da lui e dalla sua “Cantina di vino Bio Doc”, immersa a 18 metri nelle acque vulcaniche del Lago di Nemi.

Sei le categorie in gara. “Noi per il sociale” e “Campagna Amica” sono state le più partecipate tra quelle previste dal concorso, che comprende anche “Creatività”, “Sostenibilità e Transizione Ecologica”, “Fare Rete” e “Impresa Digitale”.

L’età media dei partecipanti è di 30 anni, ma tra loro ci sono anche giovanissimi di 20 anni. Molti sono alla prima esperienza e non hanno alle spalle l’azienda di famiglia, ma hanno deciso di investire con le proprie forze e la propria energia in questo settore.

“Il tema di quest’anno relativo alla “sfida al Covid” – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – ha messo in evidenza la capacità che hanno avuto i nostri giovani agricoltori di trasformare un problema in un’opportunità. E’ sempre più difficile selezionare i vincitori, perché nei progetti dei finalisti leggiamo tanta passione per questo lavoro e un grande impegno, sostenuto dalla volontà di supportare il loro percorso da una formazione sempre più adeguata e approfondita”.

Tra le trentanove aziende in concorso, dieci hanno partecipato da Roma e dalla provincia come Civitavecchia, Bracciano, Cerveteri, Genazzano, Genzano, Palombara Sabina, Mentana e Montelibretti.

Folta rappresentanza da Viterbo, con altri undici giovani imprenditori agricoli provenienti anche dalla provincia come Marta, Corchiano, Tuscania, Montalto di Castro e Castiglione in Teverina.

Erano otto, invece, le attività imprenditoriali giovanili di Rieti e della provincia tra cui Fara Sabina, Antrodoco, Poggio Mirteto, e Varco Sabino. Cinque i giovani di Latina e provincia: Minturno, Aprilia, Pontinia e Cisterna e cinque quelli provenienti da Ferentino e dalla provincia: Sora, Anagni, Sgurgola e Guarcino. I vincitori avranno la possibilità di partecipare agli Oscar Green nazionali di Coldiretti.

“Questi giovani rappresentano il nostro futuro – conclude Granieri – e proprio per questo devono essere sostenuti anche finanziariamente. Il loro apporto è fondamentale in un settore come quello agricolo e agroalimentare che ha bisogno di sperimentare continuamente nuove sfide anche nel campo dell’innovazione. C’è un piccolo esercito di under 35 a capo di imprese e non possiamo lasciarli soli, soprattutto in un momento così difficile per tutti, ma dobbiamo favorire l’ingresso di nuovi giovani imprenditori agricoli”.

Imprese guidate da giovani che nel Lazio sono cresciute del 10% rispetto a cinque anni fa. Un dato che va in controtendenza con l’andamento generale del 2020 e la crisi provocata dall’emergenza Covid. Molti tra i 39 partecipanti hanno deciso di sfruttare tutti gli strumenti possibili per potenziare le loro aziende e non arrendersi alle difficoltà determinate dalle chiusure imposte dalla pandemia.

C’è chi si è lanciato in una nuova attività in piena emergenza sanitaria o chi ha deciso di trasformare la propria passione per l’agricoltura in un lavoro vero e proprio, perché un lavoro purtroppo non ce l’aveva più a causa dell’emergenza sanitaria.

Molti hanno potenziato o investito per la prima volta nell’e-commerce, incrementando le vendite dei loro prodotti tipici locali on line, raggiungendo così nuove fette di mercato. Altri hanno puntato alle coltivazioni di piante officinali, che durante il periodo Covid hanno registrato un aumento di fatturato, determinato da un maggior interesse da parte dei consumatori.