Il secco “NO” dell’Amministrazione sugli inceneritori confermato durante la riunione svolta questa mattina in regione, decisione storica per Colleferro.
Si è da poco conclusa la prima seduta di conferenza dei servizi del procedimento di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) degli inceneritori.
Le attività hanno impegnato per quasi tutta la mattinata i partecipanti con la presenza del Comune di Colleferro, rappresentato dal Sindaco Pierluigi Sanna, dall’Assessore all’Ambiente Giulio Calamita e dai tecnici dell’ufficio ambiente. Alla riunione di questa mattina erano presenti anche i tecnici della Regione Lazio, l’Asl RM5, le associazioni ambientaliste del territorio e il Meetup del Movimento 5 Stelle di Colleferro.
La seduta è stata aperta dai tecnici regionali che hanno illustrato le motivazioni del riesame dell’AIA scaturito dall’azione condotta dall’Amministrazione Comunale che contestava , di fatto, l’atto regionale di estensione della validità dell’autorizzazione di esercizio degli impianti.
A seguire, i tecnici di Lazio Ambiente, hanno illustrato le modifiche proposte, tra le quali l’adeguamento all’utilizzo dei Combustubili Solidi Secondari (CSS) al posto del Combustibile Derivato da Rifiuti (CDR).
La modifica verrebbe eseguita come adeguamento alle normative vigenti che stanno facendo sparire il CDR in favore dell’utilizzo del CSS. Tra le proposte non emergono migliorie ai filtri o al processo di combustione.
Ha preso, quindi, la parola l’Assessore all’Ambiente Calamita che ha illustrato, a nome dell’Amministrazione Comunale, la relazione redatta in collaborazione con l’ufficio Ambiente del Comune di Colleferro in seguito anche alle consultazioni condotte dall’assessore con le associazioni ambientaliste.
E’ stato consegnato un parere scritto che richiama i problemi fondamentali derivanti dalla presenza degli inceneritori in un contesto ambientale delicato come il nostro. Ovviamente è stato espresso parere contrario all’estensione dell’AIA. Le considerazioni emerse saranno materia di discussione del prossimo consiglio comunale.
La Asl RM5, che all’epoca della realizzazione diede un parere negativo sulla costruzione dell’impianto potremmo, oggi, considerarla come premonitore di quanto sta accadendo. Nel 1999 il parere espresso fu ignorato sia dai tecnici che dalla politica. Oggi, nel loro intervento, hanno espresso preoccupazione riguardo la presenza degli impianti in linea con quanto scritto all’epoca.
Nel suo intervento il Sindaco Sanna ha ricordato ai presenti quanto sia delicata la situazione. I problemi che affrontiamo oggi derivano da un passato che ci deve far capire gli errori commessi per affrontare un presente difficile con lo scopo di creare un futuro ambientalmente migliore per gli abitanti di Colleferro.
I tecnici della Regione Lazio hanno concluso dicendo che i pareri scritti di Arpa Lazio e Asl arriveranno entro 60 giorni mentre la conferenza dei servizi decisoria verrà convocata entro 90 giorni.
Sicuri che si possano cambiare le regole di gestione dei rifiuti, siamo aperti al dialogo con tutte le amministrazioni pubbliche locali e regionali per definire le necessità logistiche e impiantistiche da predisporre al posto degli inceneritori di Colleferro. Il tutto nell’ottica del contenimento assoluto delle emissioni in atmosfera, privilegiando il recupero di materia. Un impegno che ci siamo assunti dal momento della nostra elezione. E’ arrivato il momento di discuterne seriamente con gli altri Sindaci, partendo da quelli della Valle del Sacco e se sarà necessario col nuovo Sindaco di Roma Capitale.
Il problema dei rifiuti è comune a molte città della nostra regione, in particolare nella Capitale, tuttavia non si possono risolvere i problemi penalizzando alcune realtà piuttosto che altre.
In conclusione, va ricordato che questa è una data storica perché, la prima volta, l’Amministrazione Comunale consegna un parere negativo alla presenza degli impianti di incenerimento sul suo territorio.
F.to
L’Assessore All’Ambiente
Giulio Calamita
Qui, il documento ufficiale del Comune di Colleferro inviato all’AIA
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