In base ai piani di ristrutturazione che Carrefour ha annunciato, gli esuberi nel Lazio riguarderebbero oltre cento lavoratrici e lavoratori: più di cento famiglie nell’incertezza e nella preoccupazione in un momento in cui i lavoratori del comparto del commercio hanno sofferto come non mai a causa della pandemia, e in cui non sono mancate altre riorganizzazioni e criticità riguardanti la Grande distribuzione organizzata. Non si può restar fermi, in assenza di piani di rilancio.
“In base a piano ristrutturazioni gli esuberi sul territorio sarebbero oltre cento, inaccettabile”
Ci risulta inoltre che, a fronte della dichiarazione di esuberi, Carrefour faccia ricorso in modo massiccio a lavoratori interinali e a cooperative che di fatto, sostituiscono i lavoratori diretti: un controsenso, o un modo di risparmiare sulle spalle dei dipendenti”.
È quanto dichiarano, in una nota congiunta, Anna De Marco, della Filcams CGIL Roma Lazio, Giulia Falcucci, segretario territoriale della Fisascat CISL Roma Capitale e Rieti, e Alessandro Contucci e Sergio Moro, della Uiltucs Roma e Lazio, aggiungendo che “a questa situazione si aggiungono le incertezze derivanti dalla decisione di far passare al franchising 16 punti vendita sul territorio regionale, questione che comporterebbe di fatto la frammentazione dei lavoratori a una serie di imprenditori privati, con condizioni occupazionali presumibilmente peggiorative.
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È desolante e inaccettabile trovarsi di fronte a forti decisioni di ridimensionamento, in un momento in cui si dovrebbe fare tutto il possibile per favorire la ripresa del commercio, dei consumi, del lavoro. Per parte nostra, riteniamo che vada fatto tutto il possibile per evitare che i lavoratori della GDO, reduci da un lungo periodo di sforzi, stress ed esposizione al pubblico durante la pandemia, vengano ripagati diventando esuberi e chiediamo a Carrefour un’assunzione di responsabilità