Squid Game è la nuova serie TV targata Netflix che sta letteralmente spopolando. Non sempre quando c’è il passaparola è perché una serie è di qualità, ma stavolta il gioco ne vale la candela. Il problema, però, è quello di non farlo vedere agli adolescenti per evitare rischi di emulazione.
Squid Game e il rischio emulazione tra gli adolescenti: perché non farlo vedere ai nostri figli
La serie TV è già vietata ai minori di 14 anni, come ben visibile anche dalla sua pagina sulla piattaforma di streaming, ma il timore è che qualche adolescente riesca comunque a vederla approfittando del mancato blocco della tv per i minori sulla propria smart tv o semplicemente perché quest’ultimo non esiste. Ma veniamo al motivo del titolo.
Nella serie si gioca a molti dei vecchi giochi che facevamo da piccoli, anche se taluni erano più fatti dai giovani asiatici. A ogni modo, un altro dei giochi è quello del tiro alla fune e anche in questo caso, sarebbe bene non venga emulato, soprattutto con varianti legate a punizioni decise dai ragazzi.
Come riportato da altri media italiani, in una scuola del Belgio, alcuni giovani hanno emulato il primo gioco di Squid Game, Red Light Green Light, in italiano conosciuto come “Un, due, tre stella”. Questo il titolo della prima puntata e del primo gioco dei sei della serie tv.
Lo scopo, come tutti sanno, è quello di correre e di fermarsi in tempo quando chi controlla si gira e proclama “stella”. Non vi diciamo cosa succede nella serie tv se si viene scoperti a muoversi, ma nella scuola suddetta, chi veniva scoperto a muoversi veniva schiaffeggiato.
Onde evitare che il problema dell’emulazione possa allargarsi, riteniamo sia bene che i più piccoli non vedano Squid Game. Il problema in queste ore starebbe anche riguardando l’Italia, con diverse associazioni di genitori che chiedono maggiori controlli.