Nella mattinata odierna, a Gallinaro, personale dei Comandi Stazione di San Donato Val di Comino, Casalvieri ed Alvito, nell’ambito di una congiunta e specifica attività finalizzata a contrastare il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti ha tratto in arresto un 38enne del luogo ( e già gravato vicende penali per reati specifici) poiché resosi responsabile del reato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”.
Nello specifico, nella mattinata odierna, quando i militari operanti alle prime ore della mattina, hanno fatto accesso all’abitazione dell’uomo per eseguire una perquisizione, si son trovato dinanzi un piccolo laboratorio di raffinazione.
L’uomo, con precedenti di polizia inerenti agli stupefacenti, è stato individuato a seguito di una serie di accertamenti effettuati nei giorni scorsi dalle tre stazioni della Compagnia Carabinieri di Sora, in collaborazione tra loro, a seguito di informazioni acquisite, che evidenziavano una possibile attività di preparazione e smercio di sostanze stupefacenti da parte di un operaio residente nelle zone rurali del comune di Gallinaro, attività che, tra l’altro, veniva attuata dallo stesso con particolare perizia.
Effettivamente quando i Carabinieri si sono presentati alla porta dell’uomo che, ancora assonnato, tentava di evitare che i militari accedessero all’abitazione, l’odore dello stupefacente era fortissimo e pervadeva tutto l’ambiente. È bastato sottolineare questo primo inoppugnabile dato per fargli comprendere che ormai non c’era più modo di evitare la perquisizione. Difatti, durante le operazioni, dapprima all’esterno dell’abitazione, sotto una tettoia improvvisata, sono state rinvenute 4 (quattro) piante di “marijuana” ancora in vaso, di dimensioni diverse (segno di un’attività continua e periodica di “coltivazione”).
Successivamente, al piano superiore dell’immobile, in una stanza da letto, veniva no rinvenuti una serie di “cassette, setacci, vasetti e attrezzature di vario genere” che l’uomo utilizzava per selezionare la parte della pianta più ricca di principio attivo ( i fiori per come riferito dallo stesso) e predisporla per l’essiccamento. Particolarissimo è stato il rinvenimento di un “circuito” di selezione che, in vari step, portava al raccoglimento di polveri finissime utilizzate, comprimendole fortemente con degli oggetti pesanti utilizzati come pressa, per creare un composto più compatto, assimilabile all’hashish. Le polveri, al momento, erano solo stoccate e non ancora messe in pressa.
Nel contesto operativo in argomento, complessivamente venivano i sottoposti a sequestro oltre 1,2 kg di “Marijuana” e 4 (quattro) piante ancora in vaso, un bilancino elettronico, 14 vasi di varie dimensioni contenenti sostanza stupefacente in essiccazione, anch’essa in vari stadi del procedimento.
Dichiarato in arresto, ad espletate formalità di rito, l’uomo veniva accompagnato presso la sua abitazione, poiché sottoposto al regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida che avverrà nei prossimi giorni su disposizione del Pubblico Ministero inquirente della Procura di Cassino.