Proseguono i controlli dei Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, congiuntamente al personale di ACEA, ARETI e dell’ATER, tra le attività fortemente volute dal Prefetto di Roma Matteo Piantedosi nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per il ripristino della legalità nel quartiere. I militari sono intervenuti in viale Santa Rita da Cascia, al fine di verificare la presenza di allacci abusivi alla corrente elettrica ed alle condutture dell’acqua e di occupazioni abusive, presso le palazzine ai civici 20, 40 e 50.
I Carabinieri sono però tornati anche presso il civico 30, già teatro dei controlli di giovedì scorso, dove sono stati riscontrati ulteriori allacci abusivi, ma che non sono gli stessi della volta precedente.
Al termine delle operazioni dei Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca, 26 persone sono state denunciate a piede libero, accusate, a vario titolo, di furto aggravato e per invasione di terreni o edifici.
Nella palazzina in viale Santa Rita da Cascia 20 sono stati accertati 6 allacci abusivi alla rete idrica e 2 alla rete elettrica; nello stabile al civico 30 invece 4 alla rete elettrica e 3 alla rete idrica, diversi da quelli già accertati giovedì; nel palazzo al civico 40, 4 allacci abusivi alla rete elettrica e 4 alla rete idrica; nello stabile al civico 50, infine, un allaccio abusivo alla rete elettrica.
I Carabinieri con i tecnici incaricati hanno provveduto contestualmente al ripristino dello stato dei luoghi ed alla rimozione degli abusi accertati
Nella palazzina al civico 30, i Carabinieri hanno anche denunciato una persona ritenuta responsabile di invasione di terreni ed edifici per avere occupato abusivamente un immobile, immediatamente sgomberato e restituito all’ente proprietario.
I Carabinieri della Stazione Roma Tor Bella Monaca hanno anche eseguito posti di controllo alla circolazione stradale sanzionando 8 persone trovate a bordo di veicoli sprovvisti di copertura assicurativa. Una persona è stata denunciata a piede libero con l’accusa di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale per aver tentato di aggredire i militari impegnati nei posti di controllo.